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Il bilancio 2016 di Loira:
“Città nuova, entro fine mandato
accordo sul ponte sull’Ete”

Per il sindaco Nicola Loira la conferenza stampa di fine anno diventa anche occasione per tirare le somme sulla sua amministrazione, in scadenza la primavera prossima: “Apro la conferenza stampa di fine anno, l’ultima di questa legislatura, con un dato oggettivo, una vittoria personale e del mio gruppo, il principale obiettivo raggiunto: per la prima volta dal 2003, dalla riforma dell’elezione diretta del sindaco, a Porto San Giorgio c’è stata un’amministrazione non ostaggio di lotte intestine. E’ stato il frutto di un patto di maggioranza. Per la prima volta abbiamo la percezione di una città cambiata, nuova. Sono stati cinque anni entusiasmanti ma anche molto difficili. Abbiamo risposto a vecchie e nuove povertà, alla disabilità. La città percepisce che Porto San Giorgio è cambiata, che sta ancora cambiando, e per questo avanza ulteriori e legittime richieste di interventi visto che stiamo facendo molto. Il nostro obiettivo è stato risolvere questioni annose e decennali. Penso a Bambinopoli, viale dei Pini (il 12 gennaio si apriranno le buste della gara), il centro, una pista ciclabile che colleghi tutta la città. Vorrei ringraziare consiglieri, assessori e forze politiche che hanno capito il messaggio che ho lanciato. Ne hanno fatto anche ragione del loro impegno. Al Pd il ringraziamento più grande. Si è calato in un’esperienza comune senza far pesare i suoi numeri. La maggioranza è stata un corpo unico. Noi siamo stati i primi, ad esempio, a capire che la società Sge aveva bisogno di un partner industriale capace di farci stare in maniera competitiva sul mercato. Dopo di noi sono arrivati altri Comuni. Primi sul porta a porta spinto, con anche le isole ecologiche che oggi sono una bella realtà. Abbiamo un progetto per allargarle a tutta la città. E poi i 200 mila euro di abbattimento delle barriere architettoniche”.

Capitolo elezioni: “Al momento sono l’unico candidato? Se corro da solo? La mia candidatura? Chi, cinque anni fa, mi ha chiesto di candidarmi oggi mi chiede continuità amministrativa. Col loro sostegno e con quello di tanti altri che si sono avvicinati, credo di potermi approcciare serenamente alle prossime elezioni. La città saprà esprimere altri candidati. Ma non è questa la mia preoccupazione: voglio terminare bene quest’esperienza portando a compimento opere importanti. Il sindaco è stato un collante per tutti. Le mie vicende giudiziarie partono da dati di fatto che non mi preoccupano. Sono serenissimo. A breve ne avremo la prova. Nessuno dei miei alleati ha posto mai la questione perché consapevole che le accuse che mi sono mosse non siano tali da poter pregiudicare o macchiare la mia limpidezza. Se dovessi essere condannato una riflessione andrebbe, comunque, fatta ma penso ci siano le ragioni per andare avanti anche in caso di condanna, una condanna comunque di primo grado, che io escludo.

La prosecuzione del lungomare, dove dovrebbe sorgere il ponte

Sul ponte sull’Ete ho parlato poco fa con il dirigente dell’ufficio tecnico. Da qui in avanti ci concentreremo sull’infrastruttura. E’ mia e del collega Calcinaro fermissima intenzione arrivare al dunque. Lui vuole un accordo di programma con me, entro la fine del mio mandato. A inizio gennaio riunione tra Comuni per capire chi fa cosa. Purtroppo la pratica è stata rallentata dal terremoto. Entro fine mandato, quindi, avremo la progettazione e la risoluzione delle questioni urbanistiche per vincolare la prossima amministrazione politicamente. Quindi entro fine mandato firmerò l’accordo di programma con Fermo”.

E i vari porto, vendita del Comune, ex cinema Excelsior, Salara, fornace Branella, zpu8? Incompiute: “Distinguiamo le competenze, in molti casi le redini sono in mano al privato. E poi ricordiamo il momento storico che stiamo vivendo. Molti punti nevralgici della città sono in mano a privati che devono avere la forza di investire su quei beni. Sulla zpu8 e sul porto rispondo: la prima è il rammarico più grande perché è una zona che merita di essere riqualificata. Abbiamo fatto un percorso per la riqualificazione ma ci siamo trovati con il partner con una richiesta di concordato che ha paralizzato tutto. Su quell’area c’è comunque interesse. Penso che a breve si riuscirà a sbloccarla ma la società deve essere ammessa al concordato.

L’ingresso del porto turistico

Sul porto, invece, abbiamo perso del tempo per ragionare su un progetto edilizio dell’ex sindaco in conflitto con il piano regionale dei porti che ha criteri completamente diversi. Mi auguro di trovare anche un privato in sintonia con noi e con il piano regionale. A breve avremo un incontro in Regione, insieme al Marina, per condividere il percorso finale. Almeno mettiamo un punto”.

 


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