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I sindaci dei comuni marchigiani colpiti dal sisma in udienza da Papa Francesco

 

Una mattinata di emozioni e spiritualità di fronte a Papa Francesco. I sindaci marchigiani dei comuni colpiti dal sisma, il presidente della Regione Luca Ceriscioli e i tanti cittadini terremotati,  si sono dati appuntamento a Roma per l’udienza del Papa. Per il territorio fermano erano presenti anche i sindaci di Monsampietro Morico Romina Gualtieri, quello di Fermo Paolo Calcinaro, di Amandola Adolfo Marinangeli, l’assessore Carlo Vallesi in rappresentanza di Porto Sant’Elpidio e altri rappresentanti dei comuni che hanno subito danni. Tra gli altri anche il sindaco di Comunanza Alvaro Cesaroni e i primi cittadini dei comuni del Maceratese.

Un momento  di speranza per tutte le comunità colpite da sisma e un ringraziamento a tutte quelle città, come Porto Sant’Elpidio, che si sono adoperate per l’ospitalità.

“Un momento importante per la nostra città e per il territorio del Fermano ed era quindi importante essere presenti”. Queste le prime parole del Sindaco di Fermo Paolo Calcinaro  che ha partecipato questa mattina nell’Aula Paolo VI (Aula Nervi) in Vaticano all’udienza che Papa Francesco ha concesso alle popolazioni di Umbria, Marche, Abruzzo e Lazio colpite dal terremoto.

Una trasferta coordinata dall’Anci Marche, cui hanno preso parte il Presidente dell’Anci regionale Maurizio Mangialardi, vigili del fuoco, Protezione Civile, tanti sindaci e numerosi cittadini marchigiani che hanno sofferto in questi mesi le scosse e le loro conseguenze, come la mancanza di una casa distrutta o gravemente lesionata e che si ritrovano ad essere ospitati in strutture ricettive.
Un parola di conforto e di speranza per tutti da parte del Pontefice che recentemente aveva fatto visita ai luoghi colpiti dai sismi.

“Un bel modo di iniziare il nuovo anno – ha detto il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli – il 2017 sarà molto impegnativo perché la ricostruzione non è più semplice dell’emergenza, anzi, i cittadini nel tempo sono sempre più provati da quello che è successo e quindi serve ancora più energia per restituire serenità e forza alla nostra comunità. Il messaggio del papa,  l’accoglienza che ha riservato ai cittadini, alle popolazioni, alle istituzioni dei territori colpiti dal terremoto, è un atto di grandissima vicinanza che ci aiuta a tenere alto lo spirito e il cuore con cui affrontare quello che ci aspetta. Il papa vuole essere vicino non solo a parole ma anche nei fatti con la propria presenza oggi a Roma tutti insieme e domani di nuovo nei territori colpiti dal sisma. Questa iniezione di fiducia ci aiuterà nel duro lavoro che porteremo avanti nel rispetto delle responsabilità di ognuno. Eravamo insieme tutte le Regioni, con il commissario, con il direttore del dipartimento di protezione civile, i sindaci delle città delle quattro regioni colpite e tanti cittadini che ho visto salutare in lacrime il papa: una comunità che si è ritrovata in una giornata speciale”.


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