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Istituto Zooprofilattico più funzionale e crescita di servizi

FERMO - Presenti il direttore amministrativo dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale, Luigi Leonarduzzi, il direttore sanitario Giovanni Filippini, l’On. Paolo Petrini e la presidente della Provincia di Fermo, Moira Canigola

 

di Alessandro Giacopetti

Conclusi i lavori di ristrutturazione di alcuni locali dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria Marche (IZSUM), sede di Fermo, che svolge attività sia nella provincia fermana che nell’ascolano. Attivata anche la nuova sezione di diagnostica. A luglio 2016 sono iniziati i lavori di ristrutturazione conclusi lo scorso dicembre.
Oggi nella Sala di Rappresentanza, è stato il Direttore Generale dell’IZSUM, Silvano Severini, a spiegare che “la sezione fermana è sorta negli anni ‘50 dopo aver fatto parte di un consorzio che comprendeva Ascoli Piceno e Teramo. I dati mostrano che negli ultimi 20 anni il 70% delle malattie emergenti per l’uomo sono di origine animale o derivanti da animali. Controllare la salute di questi ultimi in definitiva significa controllare la salute umana. Inoltre dobbiamo produrre più alimenti di qualità”.

L’Istituto Zooprofilattico, in estrema sintesi, si occupa di esaminare gli alimenti e di sicurezza alimentare; esaminare il benessere e la sanità animale; prelievi delle acque per esami microbiologici.
“Il territorio del Fermano ha una forte presenza di allevamento e pastorizia, che connota la nostra economia, e questo può avvenire anche grazie al servizio offerto dall’Istituto Zooprofilattico”, ha detto il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro.
“Probabilmente l’attività che l’Istituto Zooprofilattico svolge è poco nota alla popolazione, e se ne parla solo in momenti di criticità che può essere legata sia all’ambito alimentare che al recente terremoto”, ha aggiunto il Presidente dell’IZSUM, Paolo Lilli. “Questo intervento è stato finanziato con fondi propri, derivante da una gestione oculata ispirata al buon padre di famiglia. La realizzazione dei lavori nella sede di Fermo è avvenuta in poco tempo, considerati i vincoli da rispettare, e si inserisce in un quadro più genrerale di ammodernamenti”. “Dal 2013 si sono susseguiti, infatti, i lavori a Tolentino, Terni, Perugia mentre a fine anno sarà coinvolta la sede di Ancona. Tra due anni toccherà alla sezione di Pesaro”, ha poi precisato il direttore Silvano Severini.
“Oggi sono quasi 600 le aziende dei settori agricoltura e zootecnia danneggiate nelle Marche – ha precisato Anna Casini, assessore all’Agricoltura della Regione Marche aggiungendo – In un momento in cui è molto importante curare la qualità del cibo che mangiamo, l’Istituto Zooprofilattico offre un ottimo servizio in sinergia con altri enti. Importante anche la banca dati conservata nell’istituto”.
“Un presidio di sicurezza nel campo agroalimentare – lo ha definito Fabrizio Cesetti, assessore regionale al Bilancio – soprattutto per noi nelle Marche che facciamo della qualità dei prodotti un marchio. La sua importanza risiede sia nel modello organizzativo che nella sua storia lunga oltre 80 anni. Il segno dell’alta qualità sta anche negli uomini e donne che vi lavorano”.

E proprio al personale e a chi opera nei laboratori di sanità animale e controllo degli alimenti, cui si aggiungerà la nuova sezione di diagnostica, si è rivolta Anna Duranti, direttrice dell’Istituto Zooprofilattico con il quale collabora dal 1 giugno, prima di accompagnare i presenti ad una visita guidata dei locali.


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