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Fermhamente: la scienza di ogni giorno alla portata di tutti

 

di Alessandro Giacopetti

Il festival Fermhamente si svolgerà a Fermo dal 2 al 5 febbraio e parte del suo programma è stato già anticipato da Cronache Fermane nei giorni scorsi.
La scienza ogni giorno è il suo sottotitolo. “L’appuntamento è importante perché rende attivo, mettendolo in rete, il patrimonio dell’istruzione scolastica superiore fermana, – ha esordito durante la presentazione il sindaco Paolo Calcinaro – collegandolo alle università marchigiane. Sarà un momento di confronto anche per alunni delle scuole medie e elementari. Per la buona riuscita speriamo nel meteo più clemente”.
L’assessore alla Cultura e Turismo, Francesco Trasatti, ha parlato di una “Gestazione lunga e impegnativa che va verso la valorizzazione di Fermo voluta da questa amministrazione comunale. Così è stato per il quadro di Pietro Paolo Rubens portato a Milano e per la Cavalcata dell’Assunta portata all’estero. Fermo è città degli studi, – ha ricordato ancora il vicesindaco – per questo Fermhamente comprende sia il percorso formativo umanistico che quello scientifico e tecnologico mettendoli insieme unitariamente, con il contributo di sponsor e associazioni. Il tutto cucito dal lavoro del Comitato Scientifico. Con questa prima edizione vogliamo lanciare un progetto nuovo basato sulla partecipazione della città e con il coinvolgimento dal basso delle scuole”.
“La Fondazione Carifermo sostiene questa iniziativa che mette in sinergia l’importante patrimonio degli istituti scolastici – ha spiegato il presidente della Fondazione, Alberto Palma – per farli lavorare insieme e produrre riflessioni. E’ stato gettato un seme che potrà dare maggiori frutti in edizioni future”.
La professoressa Mara Felici, componente del Comitato Scientifico del festival Fermhamente, ha ringraziato dell’aiuto le scuole, che in alcuni casi raggiungono punte di eccellenza nella ricerca: ne sono un esempio gli studi sui cibi effettuati sia da istituti secondari di Fermo che dall’Università di Macerata”. La stessa professoressa Felici ha anticipato che “si parlerà dei possibili usi dei droni in caso di eventi sismici per effettuare immagini dall’altro, o di come costruire case con criteri antisismici. Ulteriori tematiche saranno la promozione turistica, il miglioramento del lavoro degli insegnanti con la metodologia Montessori. Si parlerà poi di matematica e progettazione macchinari o di arte e pittura con i licei”.
Del Comitato Scientifico fa parte anche il professor Andrea Capozucca che spiega: “il Festival è un sistema dinamico complesso formato da una rete dove vige l’auto-organizzazione. Ne fanno parte le scuole del Fermano, le università delle Marche e ci sono collaborazioni sterne. Una rete non statica ma in cambiamento che ha prodotto un risultato interessante, stimolante e sorprendente. In definitiva – sintetizza Capozucca – vogliamo mostrare il percorso con cui si arriva alle scoperte e alle evoluzioni e rivoluzioni scientifiche. Vogliamo far vedere la ricaduta delle ricerche in laboratorio nella nostra vita quotidiana al fine di riportare la scienza tra le persone comuni attraverso interventi di esperti che non siano solo cattedratici, ma che sappiano comunicare. Vi saranno anche laboratori in cui si potranno mettere le mani in pasta per stimolare la curiosità del pubblico e la voglia di andare oltre”.
E’ stato, quindi, Mauro Labellarte a precisare che questa “prima edizione di Fermhamente ha un programma ricco di proposte pensate per essere fruite da persone diverse: famiglie che si avvicinano alla scienza, studenti di ogni ordine e grado, professori e persone più esperte che vogliono approfondire le tematiche.
Giovedì 2 febbraio – ha anticipato Andrea Labellarte – verrà inaugurata una mostra fotografica in anteprima nazionale con foto personali di Rita Levi Montalcini mai viste prima. Sono state donate dalla comunità ebraica e dalla Fondazione Montalcini. Bello il fatto che si svolga in vari luoghi di Fermo, cosa che permetterà ai visitatori di vivere e visitare la città di Fermo scoprendone le bellezze”.
Il direttore del Conservatorio “Pergolesi” di Fermo, Massimo Mazzoni: “I possibili rapporti tra musica e scienza sono innumerevoli. Noi ci occuperemo di quello tra musica e chimica accompagnando con la musica gli esperimenti compiuti dagli studenti dell’Istituto Montani. Si ispireranno ai 4 elementi acqua, aria, terra e fuoco”.
Infine, la professoressa Maria Rita Felici ha parlato della collaborazione con “Istituto Nazionale di Fisica Nucleare che crede nella collaborazione con il Comune di Fermo e per questo invierà ricercatori di livello e realizzerà una mostra interattiva con postazioni multimediali per comunicare temi scientifici”.
L’università Politecnica delle Marche, rappresentata dal professor Andrea Monteriù “porterà i visitatori alla scoperta dell’Antartide, luogo magico, freddo e silenzioso, per far capire soprattutto ai bambini come ci si arriva e come ci si vive. In secondo luogo porterà un progetto di realtà aumentata, incentrato sul dipinto “l’Adorazione dei Pastori” di Rubens che verrà analizzato per scoprirne i dettagli, la corrente pittorica, il motivo per cui è stato commissionato. Poiché questo è il festival delle cose di ogni giorno – ha proseguito Andrea Monteriù – e di come la scienza può aiutarci ogni giorno, si parlerà di industria 4.0 e nuova rivoluzione industriale mediante l’utilizzo di moderni visori”.


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