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“Terremoto, neve,
stalle mai arrivate: quante lacune,
gli allevatori vanno risarciti”

ANCONA - I gruppi consiliari di FI, Lega nord e Fdi attaccano anche sul futuro prossimo, quando la neve si scioglierà: "Nella logica di una programmazione gestionale che non appartiene a quest’Amministrazione regionale, quali misure sono state adottate per monitorare la portata d’acqua dei fiumi e dei torrenti quando la neve si scioglierà? Almeno, dinanzi a fallimenti amministrativi a ripetizioni, non se ne aggiungano di altri"

I capigruppo di opposizione in Regione: da sin. Marcozzi (FI), Leonardi (Fdi) e Zura Puntaroni (Ln)

Terremoto, neve, stalle e fiumi. Nell’ultimo attacco all’amministrazione Ceriscioli e agli ultimi due governi, Renzi e Gentiloni, l’opposizione in consiglio regionale spazia tra il presente e il futuro prossimo. “Sisma e neve, due piaghe che si sono abbattute inesorabilmente sulla nostra Regione. La prima – fanno sapere i gruppi consiliari di Fi, Lega nord e Fdi, con i loro capigruppo e consiglieri regionali – imprevedibile e devastante, la seconda ad aggravare la situazione già assolutamente critica dopo le numerose scosse di terremoto. Ma a fronte del duro lavoro che stanno portando avanti senza sosta i volontari della Protezione civile, i Vigili del Fuoco, le Forze dell’Ordine, l’Esercito e le pubbliche assistenze, non si può non stigmatizzare tutte le lacune che il Governo e l’Amministrazione regionale hanno mostrato nella gestione dell’emergenza. E’ ora di reagire perché sotto i colpi del sisma e della neve stanno crollando anche le famiglie marchigiane e l’economia della nostra regione. La zootecnia nelle Marche vale circa 400 milioni. Eppure tra il freddo e il sisma, oltre 600 mucche e 5.000 pecore sono allo stremo. La produzione di latte è più che dimezzata. Gli allevatori aspettano le stalle da 5 mesi, molte di queste dovevano già essere arrivate eppure sulle strutture si stanno consumando degli ingiustificabili ritardi. Ne servono circa 600. Quelle arrivate, mobili, si contano sulle dita di una mano mentre quelle graziate dal sisma stanno crollando sotto il peso della neve. E la moria di animali, con gli allevatori nella disperazione più assoluta, si fa drammatica. Le stalle, nelle false promesse del Governo Renzi, dovevano essere tutte a regime entro novembre 2016. Il Governo dell’ex Premier non ha saputo gestire l’emergenza, il Governo attuale è latitante e l’amministrazione regionale brancola nel buio. Chiederemo dunque che chi ha sbagliato paghi, senza sconti, anche in termini risarcitori per chi ha perso preziosi capi di bestiame, per non aver avuto la possibilità di ricoverarli adeguatamente in queste settimane di freddo e gelo. Per amministrare servono anche competenza e capacità di risposta immediata, soprattutto dinanzi a situazioni emergenziali. Da ultimo, nella logica di una programmazione gestionale che non appartiene a quest’Amministrazione regionale, quali misure sono state adottate per monitorare la portata d’acqua dei fiumi e dei torrenti quando la neve si scioglierà? Almeno, dinanzi a fallimenti amministrativi a ripetizioni, non se ne aggiungano di altri”. 


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