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Aborto e Legge 194, basta rimettere in discussione i diritti: Ciabattoni soddisfatta per la presentazione della mozione

di Andrea Braconi

Nella Giunta guidata da Nicola Loira, Catia Ciabattoni è l’unica donna ma è, soprattutto, assessore alle Pari Opportunità (“Molto spesso ci dimentichiamo di questa delega”, rimarca). Nel quotidiano confronto con le referenti della relativa Commissione, di aborto e di tutela della maternità si è più volte discusso, in particolare da quando nel Fermano si è costituito un apposito comitato per una piena applicazione della Legge 194/78. Comitato che, dopo Fermo, Petritoli, Monte Urano, Monte Vidon Corrado e Monte Giberto, è riuscito a coinvolgere la stessa Amministrazione comunale di Porto San Giorgio che, ieri sera, in sede di Consiglio ha presentato una specifica mozione.

“Ringrazio il Comitato per il lavoro che ha fatto – afferma la Ciabattoni -, un importante lavoro di sensibilizzazione di tutto il tessuto sociale e politico del territorio, delle donne e anche di stimolo nei confronti dell’Asur. Questo è un problema annoso che in qualche modo andava affrontato e io mi auguro venga risolto nel breve periodo. E li ringrazio anche per l’occasione per una riflessione profonda, puntuale e precisa che ci è stata data. Ringrazio le consigliere comunali di Porto San Giorgio, ringrazio Daniela Minetti che è stata la relatrice. Credo che questo sia un tema importante e che purtroppo in maniera sistematica torni: negli ultimi anni tanti diritti acquisiti – anche con delle leggi sicuramente all’avanguardia – vengono rimessi sempre e comunque in discussione.”

Cosa è necessario fare per arginare questo tendenza?

“Non bisogna mai abbassare la guardia. Quello che molto spesso pensiamo sia un problema derubricato non lo è assolutamente e la complessità del mondo, compresa quella amministrativa con determinate norme che non vengono applicate anche per mancanza di risorse… insomma, questa complessità fa sì che vadano a regredire diritti che si pensavano acquisiti.”

Per quanto concerne la sensibilizzazione, la presentazione della mozione è un passaggio cruciale.

“Mi piace ricordare che questa norma, la 194, va incontro alla tutela della vita e non all’opposto. Quindi, bisognerebbe conoscerla e fare in modo che il fine venga approfondito e torni ad essere sul piano di confronto politico, sociale e amministrativo un tema cruciale. Pensiamo ai consultori, che sono parte integrante di questa norma e che dovrebbero avere la funzione di garantire e di educare alla vita, ma purtroppo non riescono ad ottemperare a queste funzioni. Lo hanno fatto per un breve periodo, ma oggi non riescono più per tanti motivi. Per cui, aver riportato nei luoghi dove la politica si deve confrontare e deve decidere un tema così delicato e così caro alle donne penso che sia stata un’ottima iniziativa.”


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