Cure odontoiatriche gratuite per gli under 14: intesa tra Comune e ANDI

Destinatari: minori di famiglie con problemi economici, sia italiani che extracomunitari non accompagnati e affidati ai Servizi Sociali di Fermo. Avrà durata annuale fino al termine del 2017 e potrà essere rinnovato; si riferisce all’ambito territoriale del Fermano. “L’ANDI, quindi, si mette a disposizione per cure gratuite che non saranno relative all’estetica, bensì cure primarie – ha detto Mirco Giampieri assessore ai Servizi Sociali di Fermo – nei confronti di minori che saranno selezionati e segnalati all’ANDI dai Servizi Sociali stessi”. Sarà il dottor Massimo D’Onofrio, consigliere dell’ANDI interprovinciale, a fare da tramite tra l’ente comunale e i professionisti che si occuperanno delle cure. “Eliminare carie e tartaro, effettuare terapie antidolore nell’ambito comunque dei servizi di base – ha chiarito lo stesso D’Onofrio precisando che – non verranno effettuati interventi avanzati o di estetica. C’è una fascia di popolazione che necessiterebbe cure e trattamenti odontoiatrici ma probabilmente non lo sa perché non prova alcun dolore. Attraverso la diagnosi dei giovani selezionati dai Servizi Sociali si capirà quanti casi necessiteranno attenzione medica e quali cure applicare”.

E’ Adornino Rossi, presidente ANDI interprovinciale Fermo Ascoli ha precisare che “lo statuto dell’associazione impone che qualunque intervento a favore della popolazione sia gratuito e utilizzi l’opera non retribuita degli associati che si mostrino favorevoli a svolgerla. Sono 30 i soci attivi nel territorio provinciale di Fermo che sono stati informati dell’iniziativa. Vedremo quanti aderiranno”. Nessuna distinzione tra ragazzi segnalati dai Servizi Sociali e pazienti: “Le visite, le cure e le operazioni di pulizia saranno svolte nei laboratori odontoiatrici – ha specificato il presidente Rossi – come si fa con i pazienti paganti. E’ logico che l’inserimento di brillantini o pearcing sono esclusi. L’applicazione dell’apparecchio correttivo, inoltre, non fa parte del protocollo ma lasciamo libertà di scelta al medico se procedere all’applicazione o meno”. Sono altresì escluse le mascherine di allineamento trasparenti così come le terapia protesica. I costi sono in carico al singolo medico.
Particolarmente delicata la situazione dei disabili: “negli ambulatori privati, infatti, – ha precisato Rossi – si assiste il disabile collaborante, altrimenti serve il ricovero e la sala operatoria attrezzata. Quindi i disabili collaboranti sono inclusi nel protocollo d’intesa. Ovviamente, trattandosi di pazienti minori, tutte le terapie devono essere autorizzate dai genitori o dai legali rappresentanti, così come l’autorizzazione al trattamento dei dati personali e il consenso informato. Ai pazienti verrà, inoltre, insegnato il metodo di igiene orale per mantenere una bocca sana.

(A.G.)


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