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Riordino delle funzioni amministrative delle province e organizzazione: via libera all’aggiornamento

RIORDINO - Francesco Giacinti: "Con questo provvedimento si completa l'iter di riordino delle competenze tra Regione e Province"

Francesco Giacinti

La Prima commissione affari istituzionali ha dato il via libera nella seduta di oggi all’aggiornamento delle disposizioni per attuare il processo di riordino delle funzioni amministrative delle Province (proposta di legge 103 a iniziativa della Giunta regionale). Il pacchetto di articoli, di cui sono relatori il presidente Francesco Giacinti (Pd) e il consigliere Gianni Maggi (M5s), è stato approvato a maggioranza (contrario Maggi) e stabilisce l’attribuzione di competenze su alcune questioni specifiche. Continueranno, in particolare, a essere svolti dalle Province i procedimenti già “pendenti”, relativi all’affidamento di lavori riguardanti opere pubbliche e interventi per la difesa del suolo, fino al collaudo. Scelta fatta in applicazione, spiega la legge, “del principio di lasciare la competenza in capo a all’ente che ha impegnato le relative somme, in un’ottica di snellimento e accelerazione”. Sarà esercitata invece dalla Regione, divenuta titolare con la riforma Del Rio della funzione agricoltura, la gestione dei fondi relativi alla comunicazione ed educazione alimentare nel settore agricolo. Specificato anche il trasferimento alla Regione delle funzioni in materia di acque minerali e la decadenza dei rappresentanti delle Province dai comitati e collegi nei settori in cui non esercitano più competenza. La proposta di legge introduce anche disposizioni in materia organizzativa sugli incarichi dirigenziali.

“Con questo provvedimento si completa l’iter di riordino delle competenze tra Regione e Province – spiega Giacinti – Inoltre si coglie l’occasione di uniformare la legge 20 e la legge 13 alle disposizioni del decreto legislativo 165 del 2001 e di coordinarle al processo di riorganizzazione”. Il consigliere Gianni Maggi spiega di aver votato contro “perché la disciplina del conferimento degli incarichi dirigenziali non riguarda il processo di riordino delle Province”. “Questa materia – prosegue il relatore di opposizione – non è di competenza legislativa regionale, ma appartiene all’ordinamento civile, competenza esclusiva dello Stato. Mi sembra che la Regione tenti di innalzare il limite percentuale previsto dalla legge nazionale per l’assegnazione di dirigenti di fiducia”.


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