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Presidio Riabilitativo di Area Vasta,
nuovo passo avanti per l’ospedale sangiorgese

PORTO SAN GIORGIO - Proposta una partnership per la realizzazione dei un Presidio Riabilitativo, in co-gestione dei servizi che si andranno a realizzare

Si è tenuto questa mattina, su convocazione del direttore del Distretto Unico Vincenzo Rea,  il secondo incontro per la definizione del progetto di riconversione e adeguamento del presidio di Porto San Giorgio in Presidio Riabilitativo di Area Vasta, così come presentato nel Piano Triennale del Direttore di Area Vasta 4  Licio Livini.
Alla riunione,  tenutasi presso la direzione distrettuale e che fa seguito a quella svoltosi  in data 16 giugno 2016, erano presenti:  il direttore di Area Vasta  Licio Livini, il direttore Distretto Unico. Vincenzo Rea, il sindaco del Comune di Porto San Giorgio Nicola Loira, il legale rappresentante della “Comunità Capodarco” Mons. Vinicio Albanesi, il sirettore f.f. della Medicina Fisica Riabilitativa Romana Attorresi, il direttore dell’U.O. Attività Tecniche Alberto Franca e la Posizione Organizzativa Riabilitazione di Area Vasta Patrizia Mariani.

Licio Livini

Negli anni ’80 era stata rilasciata la concessione edilizia per la realizzazione di un nuovo padiglione dell’Ospedale di Porto San Giorgio per un totale di 5 piani (4 fuori terra e 1 seminterrato), ma di tale progetto si è realizzato soltanto la parte strutturale del piano seminterrato. Il Direttore di Area Vasta Licio Livini ha ribadito ai soggetti intervenuti la volontà di: “Connotare il Presidio Distrettuale di Porto San Giorgio sempre di più nella direzione di un Presidio Riabilitativo di Area Vasta, con percorsi terapeutici ed assistenziali tali da realizzare quella continuità terapeutica tra la fase acuta e quella della post-acuzie e riabilitazione”.   Proposta al Comune di Porto San Giorgio e alla Comunità di Capodarco, una partnership per la realizzazione dei un Presidio Riabilitativo, in co-gestione dei servizi che si andranno a realizzare.

Il Sindaco del Comune di Porto San Giorgio ha confermato la volontà dell’amministrazione comunale di verificare, con i propri uffici, la fattibilità dell’ampliamento del progetto e di un eventuale co-finanziamento: la struttura infatti porterebbe effetti positivi in termini economici sull’indotto della cittadina sangiorgese. 

Il sindaco di Porto San Giorgio, Nicola Loira

Mons Vinicio Albanesi della Comunità Capodarco si è impegnato a valutare un eventuale co-finanziamento, ma soprattutto a tenere nella più ampia considerazione la proposta di affidamento di particolari servizi e di erogazione di prestazioni riabilitative specifiche da parte dell’Area Vasta 4.
La strada giusta è stata intrapresa. Si punta ora anche ad un’accelerazione dei tempi tanto che la prossima riunione è stata convocata entro trenta giorgio. Il Direttore di Area Vasta  Livini ha demandato, dunque, al Direttore del Distretto Unico la valutazione del “bisogno di salute” su base annua e su proiezione pluriennale, per definire, di concerto con il direttore  della Medicina Fisica Riabilitativa, le strategie di intervento da proporre alla  Regione Marche, ai fini del finanziamento delle opere da ultimare.  Sarà invece compito del direttore dell’unità operativa Attività Tecniche ha  di procedere ad un ricalcolo del costo complessivo dell’intervento in virtù di alcuni fattori dei quali bisogna tenere conto, subentrati nel corso degli anni, ovvero: il passaggio lira/euro che ha di fatto prodotto una conversione con “raddoppio“ dei costi unitari; i lavori già eseguiti per la realizzazione della Residenza Sanitaria Riabilitativa; le mutate esigenze aziendali circa la destinazione d’uso di alcuni locali che di fatto comporteranno una diversa distribuzione interna, una diversa dotazione impiantistica, ed altro rispetto al Progetto Preliminare approvato 15 anni fa.

 

Intanto da mercoledì la Potes “sangiorgese” si è trasferita al pronto soccorso dell’ospedale Murri di Fermo. Il trasferimento della postazione territoriale dell’emergenza sanitaria, infatti, dall’ex presidio cittadino è stata spostata a Fermo. Un trasferimento che ha sollevato non poche critiche in città al grido dell’ennesimo servizio strappato a Porto San Giorgio. Dall’altra parte della barricata l’Asur che ha spiegato come sia un errore considerare quel servizio solo di Porto San Giorgio essendo di tutto il territorio. Sul piatto della bilancia dell’Asur anche l’ottimizzazione del personale Potes che sarà impiegato anche al pronto soccorso e l’incorporazione della Potes in una struttura ospedaliera, la normalità un pò dappertutto. 

 

 


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