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Bionde, rosse e scure: un marchigiano su due beve birra artigianale

MARCHE – Sono oltre 50.000 i consumatori nel territorio regionale, un trend che ha trainato il boom dei microbirrifici

La birra artigianale entra nel paniere dell’Istat, confermando una tendenza alla crescita dei consumi che vede oggi quasi un marchigiano su due bere la tradizionale “bionda”. Ad affermarlo è la Coldiretti regionale sulla base del nuovo elenco diffuso dall’istituto di statistica che riconosce i cambiamenti intervenuti nei comportamenti di spesa degli italiani.

Nella nostra regione il 48% dei cittadini sopra gli 11 anni dichiara di bere birra, ma con un 4% di appassionati (oltre 50.000) sulla cui tavola il boccale non manca mai. Un trend che ha trainato il boom dei microbirrifici, che oggi producono quasi trecento tipi di “bionde”, “rosse” e “scure”, con la nascita di esperienze di filiera corta costruite con l’impiego dell’orzo aziendale in un contesto produttivo a ciclo chiuso garantito dallo stesso agricoltore.

La nostra regione, tra l’altro, ricorda Coldiretti, è la quinta in Italia per produzione di orzo. Al tempo stesso, parallelamente alle versioni “classiche” sono sorte esperienze legate ad altri tipi di specialità del territorio, come la birra alle visciole o la birra al miele. Alla base della straordinaria crescita del settore c’è la Legge di Orientamento 228/2001, fortemente sostenuta dalla Coldiretti che ha allargato i confini dell’attività agricola e ha di fatto rivoluzionato l’attività d’impresa nelle campagne italiane aprendo nuove opportunità di lavoro.


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