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Forsempronese a valanga
sulla giovane Folgore Veregra

ECCELLENZA - Devastante passivo di 7 - 0 sul groppne della sbarazzina compagine di Raffaele Gesuelli

Raffaele Gesuelli, allenatore gialloblù subentrato a stagione iniziata al posto di Saturnino Quinzi

FOSSOMBRONE (PU) – Non è affatto facile per il tecnico Raffaele Gesuelli commentare l’ennesima sconfitta di stagione. Il progetto, noto a tutto il panorama del calcio regionale come basato su un collettivo esclusivamente fatto di ragazzi in età Juniores, allestito all’ultimo secondo utile, senza disputa di preparazione atletica e dopo la rinuncia alla partecipazione al girone di Coppa Italia non poteva certamente regalare in automatico gioie sportive ai sostenitori della causa folgorina.

L’epilogo del match di giornata evidenzia, ancora una volta, come la sola verve agonistica e il mero slancio sbarazzino della gioventù che esordisce in un circuito over non possano certamente rappresentare la ricetta per galleggiare in un torneo basato su elementi esperti come quello dell’Eccellenza.

“La verità è che oggi non siamo mai stati in partita – l’esordio di Gesuelli – e come logico sono molto amareggiato. Nonostante il risultato alquanto pesante posso affermare con fierezza che non rappresentiamo un gruppo allo sbando. Ci alleniamo sempre con costanza, impegno e dedizione ma allo stesso tempo risultiamo pochi in rosa e senza tasselli esperti per poter ambire a qualcosa di più, pagando carissimo la nostra gioventù”.

Il mister folgorino, nonostante tutto, attira su di se parte del bilancio sportivo in rosso. “Faccio autocritica – prosegue – commettiamo sempre gli stessi errori, magari occorre un allenatore più pragmatico in casi come questi, dove alla sostanza dell’insegnare calcio a dei ragazzi bisognerebbe invece preferire il gioco speculare volto a tutelare la forma dei risultati che si portano poi a maturazione, al triplice fischio cioè di incontri così impari”.

Salvare il salvabile non sarà facile in casa Folgore Veregra, desolatamente ultima a zero punti e con un destino tanto amaro quanto ormai prossimo a diventare certo.

Paolo Gaudenzi


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