Nicola Fratoianni
di Andrea Braconi
L’alternativa adesso c’è. Roberto Vallasciani esce soddisfatto dalla tre giorni di Rimini del congresso fondativo di Sinistra Italiana, che ha visto eleggere Nicola Fratoianni segretario.
“Paradossalmente quando nasce un nuovo partito si pensa sempre se riesce ad avere voti, consenso e seguito elettorale. Oggi è avvenuta una cosa che è l’opposto: nel Paese c’è una sinistra e tanto popolo culturalmente di sinistra che non si sente rappresentato, come vediamo anche nell’emorragia clamorosa nel PD, quelli che votano Movimento Cinque Stelle o che non vanno a votare. Adesso bisogna capire se questo soggetto, che ha praterie davanti cui rivolgersi, sarà in grado di intercettare questo bisogno che c’è. Teoricamente è stata data una risposta ad una domanda forte, adesso il tempo ci dirà se sarà sufficiente o no.”
Lungo quale linea si muoverà questa nuova realtà?
“La linea è stata molto chiara e si è concretizzata in maniera forte con l’elezione di Nicola Fratoianni a segretario, con un risultato indiscutibile. Nei giorni scorsi ci sono state alcune polemiche che hanno sfiorato il gruppo parlamentare essendoci in campo anche un’altra candidatura alla segreteria, quella di Arturo Scotto. Tra le due candidature c’era il confronto tra due visioni e due linee politiche diverse: quella di Scotto che prevedeva un dialogo immediato con il gruppo che si sta creando intorno a Pisapia, quindi ricreare un nuovo centrosinistra in una prospettiva di alleanza con il PD e quant’altro; c’era poi quella di Fratoianni, che il congresso ha consacrato come largamente maggioritaria, che invece chiede la creazione di un partito che lavori in totale autonomia ed indipendenza sui valori forti della sinistra e che non si ponga in questo momento il problema dell’alleanza con un PD che non si neanche che tipo di PD sia, viste le lacerazioni interne.”
Da sinistra Pippo Civati, Luigi De Magistris e Nicola Fratoianni
E da domani sul territorio come ci si muoverà?
“Cercando di aggregare tutte quelle realtà che in passato hanno militato anche in altri partiti della sinistra o persone che si vogliono avvicinare per la prima volta all’impegno politico, facendo sapere loro che oggi una risposta c’è. Questo non significa essere autarchici, minoritari o non volersi alleare con nessuno perchè questa è una riserva indiana, ma significa qualcosa di più: il modello a cui si rifà Sinistra Italiana, palesato anche con il saluto mandato dal leader di Podemos Pablo Inglesias, è quello di movimenti chiaramente di sinistra che vogliono aggregare tante realtà che vengono da esperienze diverse ma che hanno quel comun denominatore. A Rimini ci sono state due presenze importanti: Luigi De Magistris e di Pippo Civati, che sono stati accolti con un entusiasmo incredibile, in particolare per l’intervento di De Magistris c’è stata una standing ovation. Quel modello della città di Napoli è un modello al quale ci si può rifare e dal quale si può creare una sinistra alternativa di governo, avendo quell’ambizione di non dover fare compromessi al ribasso con nessuno.”
L’intervento di Luigi De Magistris
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