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La Fermana vince in
rimonta e allunga in vetta

SERIE D – Con una gran prova di carattere e una doppietta di Molinari la Fermana conquista la 16° vittoria stagionale e, con le contestuali sconfitte delle inseguitrici Matelica e Vis Pesaro, i canarini si portano a +7 dai pesaresi che hanno una partita in più e a +8 dal Matelica, ospite a Fermo fra tre settimane

FERMO – Primo tempo con la Fermana contratta e nervosa, espulsi dalla panchina fermana Salvatore Margarita e Matacotta. Agnonese in vantaggio con un rigore per un errore del portiere dei gialloblù che faticano ad ingranare, ma poi pareggiano con un altro penalty, trasformato da Molinari. Nella ripresa i canarini riescono a prendere il controllo del gioco e, con la seconda punta Cremona affiancata a Molinari, ribaltano il risultato con una doppietta del “gaucho” (che sale a quota 12 compresa la Coppa) e festeggia nel migliore dei modi le 301 partite disputate in carriera. 14° risultato utile consecutivo e si incrementa il vantaggio sulle prime inseguitrici, oggi entrambe battute.

IL TABELLINO

FERMANA 2 (3-4-3): Valentini; Clemente, Comotto, Ferrante, Ispas; Urbinati, Mane, Forò (15′ st Cremona); Petrucci, Molinari (35′ st Gadda), D’Angelo (26′ st Valdes). A disposizione: Bottaluscio, Maghzaoui, Musumeci, Mandorino, Fazzini, S.Margarita. All. Flavio Destro

OLYMPIA AGNONESE 1 (4-4-2): Campanico; Demoleon, Di Lollo (28′ st. N. Guerra), Cassese, Rullo; Ricamato (1′ st Ragatzu), Pejic, Gentile (9′ st Navarro), D. Margarita, Guida; D.Margarita, Guida. A disposizione: Cannella, Litterio, Tristano, Lucarino, Gragnoli, D’Ambrosio. All. Alessandro Del Grosso

ARBITRO: Ricci di Firenze, assistenti M. Ferrari e D. De Cristofaro di Rovereto

RETI: 12′ pt D. Margarita (rig.); 38 pt Molinari (rig.), 22′ st Molinari

NOTE: Allontanati: al 20′ pt Matacotta per diverbio con D. Margarita; S. Margarita dalla panchina della Fermana.  Ammoniti: Valentini, Gentile, Clemente, Pejic, Rullo; angoli  3-1, recupero 2’+3′. Spettatori circa mille, compresi una trentina ospiti

LA CRONACA

Senza Misin (a letto con la polmonite), Bossa (in tribuna con le stampelle incoraggiato dai tifosi con applausi e uno striscione), nonché Di Pinto out per mal di schiena, Destro schiera al centro della difesa Ferrante e il rientrante (dalla squalifica) Comotto; centrocampo con Urbinati (anche lui rientrato dalla squalifica) insieme a Mane e Forò; in attacco confermato Molinari al centro con Petrucci e D’Angelo esterni. Al 12′ su punizione battuta in area da Daniel Margaria, a Valentini (schierato con una vistosa mascherina per l’infortunio al naso di sette giorni prima) sfugge la sfera; nel tentativo di recuperare commette ingenuamente fallo su un granata, rigore netto ed ammonizione; dal dischetto Daniel Margarita insacca alla destra del portiere: 0-1. La Fermana fa molta fatica ad ingranare, l’Agnonese gioca duro e riesce ad impossessarsi di tutte le seconde palle. La prima risposta arriva al 16′ con un tiraccio di Clemente, alto. Al 29′ punizione Fermana, colpo di testa di Comotto fuori di poco, ma l’assistente aveva già alzato la bandierina. La squadra gialloblù è nervosa, ci sono diverbi tra Daniel Margarita e la panchina fermana da cui viene espulso il team manager Matacotta.

La prima vera azione dei canarini al 34′: su assist di D’Angelo, bella girata al volo di Molinari e gran parata di Campanico per il primo corner del match. Al 37′ affondo in area di Cemente, su di lui Gentile commette ingenuamente fallo da tergo, l’arbitro indica il dischetto. Dagli undici metri Molinari insacca a fil di palo alla destra di Campanico che comunque aveva intuito: 1-1. Poco dopo l’arbitro espelle il Margarita sbagliato (Salvatore), che lascia la panchina e torna a vestirsi senza passare per la doccia e che rischia di saltare le prossime due partite contro Recanatese e Matelica: una grave perdita per Destro dopo quella di Bossa.
Invece Daniel Margarita resta in campo nonostante un paio di gestacci verso la panchina di casa, non visti né da arbitro né dall’assistente. Al 43′ conclusione di D’Angelo, smorzata in angolo; dal corner colpo di testa di Urbinati di poco fuori. Si va al riposo sulla parità 1-1.

Nella ripresa l’Agnonese si presenta con un Ragatzu in più in attacco al posto di Ricamato ma la sostituzione non sembra sortire gli effetti forse cercati da mister Del Grosso. La prima vera emozione arriva al 14′ con un cross di Petrucci su cui D’Angelo non arriva per poco a porta vuota; subito dopo Destro fa capire le sue intenzioni, richiama Forò e inserisce la seconda punta Cremona su una cui azione la Fermana conquista subito punizione, calciata alta da Molinari. Dopo le difficoltà del primo tempo la Fermana con due punte riesce ad imporre il proprio gioco, rendersi più pericolosa e per tratti chiudere nella propria metà campo i granata che nella ripresa scendono di tono e lasciano più spazio ai canarini perché si sbilanciano in avanti con quasi tre punte; e questo al di là del cambio di passo dei gialloblù.

Al 22′ proprio da una bella iniziativa di Cremona nasce il gol vittoria: la punta vince un contrasto, arriva sul fondo, fa partire un cross da sinistra su cui Molinari, con un ottimo movimento, riesce a liberarsi del difensore e, rimasto in libertà, con una precisa deviazione infila la palla tra le gambe del portiere per il gol che ribalta il risultato: 2-1, salendo a quota 11 in campionato (più il gol di Coppa a Cremona) e festeggia le 301 gare in carriera, tutte nel campionato italiano: in Argentina giocava in serie A ma era quinta punta. Mister Del Grosso le prova tutte con la seconda e terza sostituzione, ma l’Agnonese sembra aver perso lo smalto della prima frazione e nei minuti finali la Fermana si avvicina più volte alla chiusura anticipata del match con Molinari, richiamato in anticipo da Destro sotto una standing ovation, e con Cremona. Negli ultimi minuti l’Agnonese fa correre qualche brivido, e va anche in gol dopo una segnalazione dell’assistente.

Dopo il triplice fischio squadra e allenatore chiamati più volte sotto la curva a festeggiare. Domenica prossima Fermana in casa della Recanatese, poi un turno di sosta prima dell’arrivo a Fermo di una delle due inseguitrici, il Matelica. Destro al termine: “è stata la vittoria del cuore”.

Paolo Bartolomei


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