I pescasportivi attaccano la Regione,
a rischio l’intera stagione di pesca

CANNA & AMO - Oggetto del contendere la gestione amministrativa e faunistica delle acque interessate che porterebbe ulteriori criticità anche ai comuni colpiti dal sisma

FERMO – All’indomani della giornata di apertura della Pesca sportiva, il movimento dei pescasportivi marchigiani è in subbuglio e già monta la protesta. Fra essi ci sono anche i pescatori del bacino del fiume Tenna, che lamentano alla Regione, una mancanza di trasparenza sulla gestione delle quote della tassa di concessione dell’esercizio di pesca e da quest’anno anche la tassa per il rilascio del tesserino di segnacatture, oltre al mancato ripopolamento delle acque, che dopo aver compromesso la giornata di apertura, evento clou per tutti gli appassionati, porterebbe ad una stagione sportiva fallimentare oltre che ad un ingente danno economico per tutto l’indotto di questa disciplina. A risentirne maggiormente sono negozi dedicati e le strutture turistico ricettive, soprattutto nelle zone montane colpite dal sisma, che perderebbero un ulteriore occasione per ripartire.

I pescatori si chiedono perché ad apertura della pesca già avvenuta non sia stata effettuata la risemina delle acque e se c’è intenzione da parte della Regione di effettuarla e in quali quantità. Non essendo ancora avvenuta, che fine fanno i soldi sborsati per la licenza e quelli del tesserino.

Inoltre, senza ripopolamento, non c’è pesce e di conseguenza o si resta a casa o si emigra nelle regioni vicine, come l’Umbria, che domenica scorsa ha visto sui propri bacini un boom di presenze anche di molti appassionati marchigiani. A rimetterci sono soprattutto le attività commerciali dei paesi montani, votati a tale attività sportiva, fra questi in particolar modo quelli colpiti dal sisma, che vedrebbero venir meno una fetta importante del proprio turismo, il quale genera un ritorno economico utile alla ripartenza di queste zone.

Le varie associazioni di pesca sportiva, in attesa di risposte, si sono già organizzate per una raccolta firme da presentare in regione e sperano che tutto si risolva al più presto, per il bene di uno sport che in Italia si attesta al quinto posto per numero di tesserati.

Matteo Achilli


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