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Maxi truffa da 2 milioni di euro, 5 fermani nell’organizzazione criminale

I poliziotti del Compartimento polizia postale e comunicazioni di Perugia, supportati dai colleghi di Pescara, Ancona e Roma, con il coordinamento nazionale dal servizio polizia postale e delle comunicazioni di Roma, hanno eseguito tredici provvedimenti restrittivi nell’ambito di una articolata indagine, denominata “Ocean”, coordinata dalla Procura di Perugia.  Il Gip del Tribunale di Perugia ha emesso 7 ordinanze di custodia cautelare in carcere ( che sono state tutte eseguite) e 6 obblighi di dimora ( solo due non eseguite in quanto i destinatari non sono stati rintracciati). Sono cinque fermani che sarebbero tra gli artefici nella maxi truffa.

Una vera e propria organizzazione criminale specializzata in frodi commerciali mirati ad ottenere mutui,  finanziamenti,  cessioni del quinto. Profitti illeciti che ammontano a circa 2 milioni di euro.  I soldi, secondo le indagini, erano nascosti in Albania. L’organizzazione operava in Umbria, nelle Marche e nel Lazio. Tramite esperti di finanza e consulenti di lavoro, il sodalizio realizzava falsi bilanci aziendali e business plan inesistenti arrivando ad ottenere, in un caso, un mutuo ed un finanziamento di 320.000 euro ingannando una banca.

Gli artefici delle frodi risultavano avere la propria base operativa all’interno di un’attività di pesca sportiva presso un lago artificiale nelle Marche. L’indagine era stata attivata nel novembre 2015, dopo una denuncia presentata da un’attività commerciale che si occupa della Grande distribuzione di alimentari reperiti attraverso il ‘social engineering‘, una tecnica di persuasione usata per ottenere o compromettere informazioni riguardanti un’organizzazione o il suo sistema informatico


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