di Alessandro Giacopetti
La Road Map è contenuta in un documento consegnato alla stampa. Dopo il regolamento approvato ieri dalla direzione nazionale, lunedì 6 marzo alle 18 scadrà il termine per presentare le candidature. Dal 20 marzo al 2 aprile si svolgeranno le riunioni di circolo e il 5 aprile la convenzione provinciale, che eleggerà i delegati alla convenzione nazionale di domenica 9 aprile. L’appuntamento con l’elezione del segretario nazionale del Partito Democratico che sarà anche candidato premier alla guida del governo, attraverso le primarie è fissato per domenica 30 aprile dalle 8 alle 20. Questa la sintesi del cammino che porterà il 7 maggio alla proclamazione del nuovo segretario del PD da parte dell’assemblea nazionale. 3 le candidature ipotizzate al momento: Michele Emiliano, Matteo Renzi, Andrea Orlando.
Le federazioni provinciali del Partito Democratico sono pertanto mobilitate in preparazione del percorso assembleare. Tra queste la federazione provinciale di Fermo che oggi ha organizzato una conferenza stampa aperta dall’intervento del segretario provinciale, Paolo Nicolai, secondo cui “il congresso straordinario arriva in un momento particolare della vita politica del paese e della vita del Partito Democratico che ha visto divisioni interne presenti da tempo. Queste hanno portato ad una scissione che, credo, sia contenuta anche nel Fermano”. Sulla questione congresso Nicolai è chiaro: “Noi un popolo e una ditta (riferito al PD ndr) ce li abbiamo e avrei preferito un confronto all’interno di un progetto nato nel 2007 quando storici partiti italiani hanno scelto di fondersi ed essere tutt’uno per creare un’unica storia. Il paese era in difficoltà e la risposta poteva essere socialista, riformista, democratica. La storia del PD – afferma Nicolai – non è scissa dalla storia del paese. sono contrario alla scissione, nonostante la quale, però, il PD è ancora in piedi e va avanti. Ieri sono stati votati ed eletti gli 11 componenti della commissione provinciale incaricati di portare avanti le procedure per il congresso e fare da garanti. Abbiamo oltre 1000 tesserati sul territorio, molti dei quali saranno parte attiva del processo. Cercheremo di essere aperti alle mozioni provinciali che arriveranno a sostegno dei candidati. Nelle convenzioni di circolo si presenteranno liste collegate ai candidati a segretario. Quindi si eleggeranno i delegati di ciascuna lista alla commissione provinciale, e in quest’ultima i delegati a quella nazionale. In ogni commissione potranno esservi più liste collegate ad uno stesso candidato. Nel Fermano ci sono circa 38 circoli.
Presente alla conferenza stampa anche Pino Salvatori, presidente della commissione garanzia provinciale, incaricata di che vagliare il tesseramento i cui dati vengono mandati al nazionale. “Le mozioni per ciascuno dei candidati e i relativi programmi verranno presentati nei circoli – spiega Salvatori approfondendo il tema della procedura – e qui, in base ai consensi ottenuti, verranno eletti i relativi rappresentanti nella convenzione provinciale, in maniera proporzionale agli iscritti che hanno. A livello provinciale verranno eletti i delegati alla convezione nazionale, sia in base agli iscritti che ha la federazione, sia in base ai voti ricevuti. Alle Primarie possono partecipare gli elettori del PD che si autocertificano e pagano 2 euro. Ovviamente c’è la possibilità di votare anche per tutti gl iaventi diritto, purché rispettino le procedure. Questo sarà un congresso vero – prosegue il presidente della commissione garanzia provinciale – a partire dalle candidature in campo: quella di Michele Emiliano la capisco meno, mentre quella del ministro Orlando è ben motivata sia a livello politico che programmatico”.
Carlo Nunzio Sforza, vice segretario provinciale di Fermo e segretario del PD di Montegiorgio aggiunge che “Il partito ha fatto bene a fissare il congresso in tempi brevi. A livello internazionale la situazione è delicata con un Est Europa in mano alla destra, Marine Le Pen favorita in Francia che dice di voler convocare un referendum per uscire dall’Unione Europe, Donald Tramp da una parte e Vladimir Putin dall’altra, la stessa Unione Europea che minaccia procedure di infrazione all’Italia. Il Partito Democratico è baluardo del centro sinistra a livello europeo. Renzi, Emiliano e Orlando sono espressioni di visioni politiche diverse e questo è un contributo notevole al dialogo”.
E’ il segretario Paolo Nicolai ad affrontare la questione locale dopo che un circolo PD del capoluogo ha perso la segretaria Sonia Marrozzini che è anche consigliera comunale a Fermo. “Nel Fermano sono due i segretari dimessi: oltre alla Marrozzini c’è Marcello Ciavaglia a Santa Vittoria in Matenano, cosa che conferma come la scissione da noi sia contenuta. Ora si convocherà l’assemblea di circolo e la commissione di garanzia e si eleggerà un segretario in carica fino al prossimo congresso. In Consiglio Comunale – continua Paolo Nicolai – la Marrozzini costituirà probabilmente gruppo autonomo ma questa è una scelta personale e di rapporto con il proprio elettorato. Farà quello che si sente di fare ma certo sarebbe incoerente restare nel gruppo PD”.
Altro punto è la questione relativa all’ex sindaco Nella Brambatti e la fine prematura del suo mandato che Nicolai definisce “un fattore scatenante un dibattito forte. Forse per qualcuno i congressi non sono mai finiti e questo è da evitare in un grande partito. Certo a Fermo c’erano visioni diverse, ma non credo che basti questo per uscire da un progetto come il PD che è più importante di un singolo congresso o di un sindaco. Se uno se ne è andato – ha concluso Paolo Nicolai – evidentemente c’era qualcosa in più del semplice scontro con la classe dirigente locale”.
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