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Per il melanoma, la prevenzione
è l’arma vincente

Il melanoma cutaneo è, tra tutti i tipi di tumore, il più immediato da diagnosticare mediante una semplice visita medica specialistica. Il 50% dei melanomi vengono diagnosticati attraverso il controllo clinico. Con l’uso di opportune metodiche non invasive, come la Dermoscopia Computerizzata è possibile aumentare l’accuratezza diagnostica di oltre il 90%.

Fabiana Sisti

Questa settimana, la rubrica Benessere approfondisce il tema del melanoma grazie a Fabiana Sisti, medico chirurgo specialista in dermatologia e venereologia.

 

Che cos’è il melanoma?

Il melanoma cutaneo è una neoplasia maligna prevenibile e curabile se diagnosticata precocemente. Studi epidemiologici rilevano che negli ultimi 10 anni l’incidenza e la mortalità di questo tumore sono praticamente raddoppiati. In Italia, negli ultimi 5 anni, i decessi attribuiti a melanoma cutaneo sono stati 4000 nei maschi e oltre 3000 nelle femmine, con un tasso “medio” di 5/6 nuovi casi su 100.000 abitanti l’anno.

Le sedi più colpite sono il dorso negli uomini e gli arti inferiori nelle donne. Rarissimo prima della pubertà, colpisce prevalentemente soggetti di età compresa tra i 30 e i 60 anni, con un picco intorno ai 40-50 anni. I fattori di rischio sono legati a predisposizione familiare per circa il 10% di tutti i melanomi, presenza di un elevato numero di nevi (superiore a 50), presenza di un fenotipo a pelle chiara. Ci sono poi fattori di rischio legati all’ambiente: l’importanza del sole come fattore di rischio per lo sviluppo del melanoma è ancora oggetto di vivaci discussioni. Recenti dati epidemiologici hanno evidenziato come il fattore di rischio sia rappresentato non dalla fotoesposizione cronica ai raggi ultravioletti ma dalle ustioni solari avvenute in età giovanile, specie se in soggetti con pelle chiara che si scotta facilmente e si abbronza con molta difficoltà. Ne consegue, sul piano pratico, che non esiste una proibizione assoluta alla fotoesposizione ma il consiglio a prendere il sole fin dall’età infantile in maniera moderata, evitando gli eccessi e le ustioni ad essi conseguenti.

Il melanoma cutaneo è, tra tutti i tipi di tumore, il più immediato da diagnosticare mediante una semplice visita medica specialistica. Il 50% dei melanomi vengono diagnosticati attraverso il controllo clinico. Con l’uso di opportune metodiche non invasive, come la Dermoscopia Computerizzata è possibile aumentare l’accuratezza diagnostica di oltre il 90%.

 

Che cos’è la dermoscopia?

La dermoscopia è una metodica diagnostica non invasiva che permette di valutare microscopicamente la morfologia e la disposizione di addensamenti di pigmento melanico, di anse capillari, di vasi ectasici e lacune ematiche nell’ambito dell’epidermica, nella giunzione dermo-epidermica e del derma superficiale, non parimenti apprezzabili alla semplice ispezione clinica.

 

 

Che cos’è, invece, la nevoscopia?

E’ un sistema computerizzato con l’analisi delle immagini di provenienza dermoscopica dotato di funzioni semplificate per la diagonosi precoce del melanoma basato su immagini cliniche e immagini dermoscopiche con sistema Pattern Analisys. Il melanoma può svilupparsi sulla cute sana o insorgere in associazione con un nevo melanocitico preesistente congenito o acquisito. L’aspetto clinico del melanoma cutaneo è legato alla sua fase di sviluppo e al suo istotipo. Per una corretta diagnosi clinica è necessario visitare tutta la cute e le mucose visibili con il paziente completamente spogliato e con un’adeguata illuminazione; è necessario, in particolare, osservare con attenzione anche sedi che difficilmente il paziente osserva da solo. La prevenzione è l’arma vincente.

 

La dottoressa Fabiana Sisti, riceve il venerdì pomeriggio all’Istituto Palmatea a Marina Palmense di Fermo. Per un appuntamento clicca qui

 

 

Articolo Promoredazionale

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