“Per un’Europa sempre più inclusiva, forte e coesa”: la Provincia ricorda i Trattati di Roma del 1957

FERMO - Appuntamento domani, sabato 25 marzo alle ore 10 nella Sala del Consiglio provinciale, con l'ambasciatore Vittorio Luigi Ferraris e gli studenti del Liceo Scientifico

25 marzo 1957: la firma dei Trattati di Roma nella sala degli Orazi e Curiazi del Palazzo dei Conservatori del Campidoglio

Si parlerà dell’Europa di ieri, di quella oggi e di quella che dovrebbe essere domani, nella seduta del Consiglio provinciale convocata per domani, sabato 25 marzo alle ore 10, per ricordare i 60 anni dai trattati di Roma.

L’iniziativa, che si terra nella Sala del Consiglio provinciale, è organizzata dalla Provincia di Fermo con il Centro Europe Direct – Marche sud di Fermo, in collaborazione con il C.A.S.E. (Centro Alti Studi Europei dell’Università Politecnica delle Marche).

“Come Provincia e Centro Europe Direct di Fermo – commenta la presidente Moira Canigola – abbiamo deciso di organizzare un evento per stimolare una riflessione sul futuro dell’Unione Europea e del mondo in una fase storica particolarmente difficile per l’integrazione Europea, che vede partire i negoziati finalizzati a dare attuazione all’art. 50 del Trattato e quindi a disciplinare la cosiddetta Brexit, accanto alle prime esternazioni dell’Amministrazione del presidente Trump che evidenziano la forte volontà di dividere l’Unione Europea. A tutto ciò si affianca anche un dilagante euro scetticismo, che rischia di cancellare 60 anni di storia di pace, di sviluppo economico e sociale, di innalzamento del livello di vita dei cittadini, pur in un quadro di eccessivo formalismo”.

La Canigola ripercorre anche la genesi di quella scelta. “Il progetto di un’Europa unita immaginato a Ventotene nel 1941 da Altiero Spinelli, da Ernesto Rossi, da Eugenio Colorni, ha portato alla firma dei Trattati di Roma (25 marzo 1957) e ad un cambiamento epocale con l’eliminazione della guerra tra gli Stati e la nascita di una nuova convivenza basata su istituzioni, obiettivi e politiche comuni al fine di vincere le tentazioni egemoniche e creare le condizioni ottimali per una crescita di tutte le sue componenti. La seduta consiliare quindi vuole costituire un primo incontro di riflessione e approfondimento al fine di rilanciare il processo di integrazione Europea ed arginare i tentativi di disgregazione in atto, per avere un’Europa sempre più inclusiva, forte e coesa che metta al centro del progetto politico Europeo i cittadini e i loro bisogni”.

L’ambasciatore Vittorio Luigi Ferraris, vice presidente del Centro Alti Studi Europei, avvierà i lavori con un intervento sul tema “Sessant’anni dopo Roma: oggi per l’Europa quale futuro?”

Proseguiranno poi gli studenti della sezione Linguistico del Liceo Scientifico di Fermo con “Nuove voci europee”, con un’esposizione in più lingue (inglese, francese, tedesco, russo, spagnolo con traduzione simultanea in italiano) dei progetti delle loro best practice di scambi europei avviati già da tempo dal loro istituto.

Alla seduta sono stati invitati i parlamentari europei eletti nella circoscrizione dell’Italia centrale, i parlamentari eletti nella Circoscrizione di Fermo, il prefetto di Fermo, il presidente della Regione, gli assessori ed i consiglieri regionali, i sindaci dei 40 Comuni, i presidenti della Province di Macerata e Ascoli Piceno, i dirigenti degli Istituti Scolastici Superiori della Provincia di Fermo.


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