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Prof fermana con disabile a casa
trasferita a Vasto:
stop all’atto del Ministero

L’avvocato Corinna Biondi

di redazione CF

Professori mandati a insegnare a centinaia di chilometri di distanza dalle loro residenze con buona pace di familiari, legami affettivi e progetti di vita. Trasferimenti piovuti da Roma che hanno scatenato un vespaio su scala nazionale con i docenti sulle barricate. E giù con polemiche, interventi a raffica della politica, critiche a non finire. E oggi da Fermo arriva una notizia che, oltre a fare giurisprudenza, ridona speranze agli insegnanti “con la valigia”. “Con provvedimento del 24 marzo il Tribunale di Vasto sezione lavoro ha accolto il ricorso d’urgenza di una professoressa di Fermo,  illegittimamente trasferita a Vasto nelle operazioni di mobilità effettuate dal Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca. Il Giudice del Lavoro che ha esaminato il fascicolo – comunica con soddisfazione l’avvocato Corinna Biondi, legale fiduciario della Cgil Fermo – ha sospeso in via cautelare l’assegnazione della docente a Vasto, perché illegittima, e ordinato al Miur di provvedere ad una nuova designazione di sede rispettosa dei principi giuridici enucleati nel ricorso.

Gli uffici giudiziari di Vasto

 

Nel caso specifico, oltre ai purtroppo ‘normali’ errori dovuti al cosiddetto algoritmo della mobilità Miur, è stata ignorata la situazione specifica della docente che pur essendo curatore (nominato dal tribunale) di un familiare con handicap, e avendo i titoli e il punteggio (in base alla normativa speciale della mobilità scolastica Ccni) per poter lavorare nella provincia di Fermo, è stata trasferita a 180 chilometri di distanza da casa e dal familiare. Neppure in fase di assegnazione provvisoria (di durata annuale) le era stata destinata una sede in zona nonostante la riconosciuta precedenza per le esigenze familiari. Risultando seconda graduatoria, è stata addirittura “scavalcata” dai docenti in terza e quarta posizione della graduatoria che si vedevano assegnare sedi vicine a casa, nel fermano”.

La docente si è così subito rivolta alla Flc Cgil di Fermo che l’aveva tutelata ed assistita occupandosi dei reclami e impugnative varie, purtroppo inascoltati dal Miur. A quel punto la professoressa ha conferito mandato all’avvocato Corinna Biondi, legale fiduciario della Cgil di Fermo, che ha agito giudizialmente con ricorso d’urgenza ex art. 700 cpc. E la stessa Biondi oggi esulta: “Con il provvedimento giudiziale che accoglie la domanda della docente, finalmente, il suo diritto è stato risconosciuto”.

 

 


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