‘La Condanna del Giusto’ compie 20 anni, Franchellucci: “Tradizione della città”

PORTO SANT'ELPIDIO - L’evento organizzato dalla parrocchia Santissima Addolorata, partirà dal giardino di Villa Murri alle ore 21.30 per terminare poi nel quartiere Corva

di Maikol Di Stefano

Arriva alla sua ventesima edizione la rievocazione storica pasquale: “La condanna del giusto”. L’evento organizzato dalla parrocchia Santissima Addolorata, partirà sabato 8 aprile dal giardino di Villa Murri alle ore 21.30 per terminare poi nel quartiere Corva.

Questa manifestazione, entrata pienamente nelle belle tradizioni della città di Porto Sant’Elpidio arriva alla sua ventesima edizione. – questo il plauso del sindaco Nazareno Franchellucci – Credo che dal punto di vista della partecipazione, a prescindere dal clima, è sempre stata una realtà molto seguita. All’interno della rievocazione, viene vissuto un momento come quello del processo che spesso viene tralasciato nella concezione della Pasqua”. Una serata dove saranno rievocati, in maniera totalmente fedele, gli ultimi attimi della vita di Gesù.  I

Il percorso parte dal piazzale di Villa Murri, dove verrà raccontata l’ultima cena tramite un video per poi partire con la vera e propria rappresentazione. Il giardino degli Ulivi, il processo di Pilato con la condanna. Da lì si partirà poi con la via Crucis, la prima caduta, la seconda caduta, la terza caduta di Cristo che combacerà con l’arrivo nel quartiere Corva per passare nell’area del calvario. L’incontro di Maria con Gesù fino all’ultimo spiro. Poi ci sarà l’ascesa delle croci, lo spostamento di Cristo nel sepolcro e la chiusura con la resurrezione. “Siamo oltre 100 figuranti divisi in ruoli ormai storici. Abbiamo persone come Aldo Acconcia presente sin dalla prima rappresentazione nel ruolo del sommo sacerdote, fino al bambino piccolo che farà il popolano. – raccontano David Ferroni, Riccardo Donati e Matteo Pezzoli, tre degli organizzatori dell’evento – A questi vanno aggiunti i soldati romani, i due ladroni, la figura della Madonna e ovviamente quella di Gesù interpretato da Paolo Ripari”. Oltre alla parrocchia corvara, un aiuto sarà dato dall’associazione di quartiere Corva e i genitori dei bambini iscritti alla scuola elementare Carlo Collodi.


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