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Il grido dei terremotati
alla Regione:
“Rimaniamo compatti” (VIDEO)

 

di Maikol Di Stefano

“Rimaniamo compatti. Non si possono dividere le persone e dire loro, ecco queste sono le strutture correte per prendere il miglior posto. Noi non ci dividiamo”. E’ stato chiaro, questa mattina nella sala riunioni dell’hotel Holiday, il messaggio di Diego Camillozzi in rappresentanza dell’Associazione ‘La Terra Trema noi No’. Terremotati del maceratese che si sono confrontati con i vertici della Regione Marche in una sala conferenze stracolma.   

Occasione dell’incontro la visita dell’assessore Moreno Pieroni e del dirigente della Protezione Civile David Piccinini. Dopo la protesta della scorsa settimana, quando alcuni degli ospiti terremotati presso L’Holiday di Porto Sant’Elpidio si sono visti recapitare l’invito a lasciare la propria collocazione ‘per lasciare posto ai turisti’, il futuro degli coloro che hanno perso tutto per colpa del terremoto dello scorso agosto e ottobre rimane quanto mai incerto.

Un confronto nel quale gli ospiti delle strutture ricettive hanno messo in evidenza tutte le problematiche che comporterebbe un nuovo spostamento in altre strutture ricettive. Dagli aspetti sociali agli oggettivi problemi relativi alla continuità scolastica a lungo termine per i bambini. Ci sono poi i problemi lavorativi con persone costrette a stare fuori 12 ore per poter svolgere 6 ore di lavoro grazie alle aziende dell’entroterra maceratese che hanno promosso pullman per andare a prendere i propri dipendenti.  Le famiglie si trovano costrette così a dover scegliere se favorire la ‘strada’ del lavoro o quella del percorso scolastico dei propri figli.  Comitato che ha accusato i vertici regionali di una: “Posizione troppo morbida e troppo subordinata alle esigenze turistiche”.

“La regione Marche vuole fare un percorso quanto mai condiviso con voi – ha spiegato l’assessore regionale Pieroni – la nessuno ha mai detto fuori o dentro tutti, abbiamo sempre cercato di condividere le situazioni con gli delle realtà ricettive o campeggi. Questo percorso si confronta oggi con un’altra realtà altrettanto legittima e giusta, collegata al sistema dell’accoglienza dei turisti. Credo che compito della Regione  sia garantire un quadro chiaro nella  continuità dell’ospitalità.”

“Sicuramente quello che noi chiediamo è una volontà di trovare tutti insieme un giusto obiettivo, un giusto percorso, tenendo conto che stiamo vedendo che nelle varie provincie c’è una disponibilità da parte degli ospiti, se necessario, a trovare altri collocazioni in un raggio di pochi chilometri.  Se a scadenza del 15 giungo le strutture ritengono di non lasciare alla Regione Marche la possibilità di garantire questo spazio eventuali spostamenti nei pochi chilometri vicino. Questo soltanto se necessario.  Nel nostro contratto si parla di prorogabilità ma è un atto che innescherebbe anche un percorso di vertenza legale”.

Dito puntato anche contro le modalità organizzative per la consegna delle ‘casette’ che permetterebbero ai vari ospiti di tornare nel proprio paese. Un’attesa lunghissima. In merito alle soluzioni abitative David Piccinini ha fatto il punto:” Sono previste in circa 30 comuni del cratere. In questo momento abbiamo perfezionato gli ordini per 1586 soluzioni abitative di emergenza divise su circa 70 aree.  Saranno collocate in vere e proprie lottizzazione, la Protezione Civile deve realizzare in velocità quello che generalmente un piano regolatore svolge in 3 o 4 anni”.

David Piccinini che ha ribadito alcune norme di carattere nazionale sulla convenzione con le strutture recettive, sulla disponibilità ricercata dalla Regione Marche delle strutture che garantissero l’accoglienza per il periodo necessario  e l’esigenza di coinvolgere direttamente i sindaci delle comunità –  autorità locali di protezione civile-  nel processo di concertazione in tempi brevissimi dei criteri prioritari per  ricollocare le persone che per scadenza dei contratti con le strutture dovranno spostarsi .

“ La nostra priorità è dare certezze e questo faremo – ha detto Pieroni rivolgendosi ai cittadini- tenendo conto di parametri e criteri oggettivi che tutelino le fragilità, in base a priorità e indicazioni che verranno sicuramente condivise con voi e con le istituzioni locali che vi rappresentano. A noi spettava il compito, che è prima un obbligo morale, di non lasciare nessuno fuori dalle strutture alla scadenza dei termini contrattuali e questo abbiamo fatto con il massimo impegno, garantendo la disponibilità in strutture alternative. Alla luce di quello che ho potuto ascoltare oggi ci sono ampi margini per molti di voi di accogliere soluzioni ispirate al buon senso e alla legittimità. Lunedì convocheremo per il prossimo mercoledì una riunione del tavolo ristretto operativo con i sindaci, la protezione civile , i servizi sociali per esaminare i casi più particolari , le priorità che voi ci indicherete attraverso i sindaci e vi comunicheremo quanto prima l’esito e le definitive destinazioni condivise.”

A fine incontro il vice presidente regionale della Unioncamping – Faita Marche ha annunciato, per andare incontro alle esigenze dei cittadini, l’ulteriore disponibilità di altre strutture recettive in aree limitrofe, rappresentando la volontà di quegli imprenditori turistici di garantire il soggiorno per periodi prolungati.

“Dovete andare via per far posto ai turisti” tensione e rabbia tra i terremotati (VIDEO)

 


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