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La Fermana ha gettato
il cuore oltre l’ostacolo, a Pineto come
in tutto il campionato

SERIE D - I gialloblù si preparano a festeggiare il ritorno in terza serie con un anticipo e un distacco non preventivabili ad inizio stagione. Traguardo conquistato non per caso ma frutto di lavoro, mentalità e sacrificio di allenatore e squadra di cui sono lo specchio le ultime partite, vinte nonostante tante difficoltà

Tripudio dei tifosi gialloblù a fine gara

FERMO – La Fermana è ad un passo dall’uscita da un tunnel lungo undici anni, iniziato quando nel 2006 fu costretta ad abbandonare la serie C1 e ricominciare da zero. L’aritmetica certezza della promozione in Lega Pro potrebbe arrivare già giovedì sera, al termine della quartultima giornata di campionato (Fermana-Romagna Centro, inizio ore 20.30, prevendita biglietti già iniziata), se il vantaggio sul Matelica restasse di 11 punti (ne basterebbero anche solo 10).

In caso di vittoria la Fermana non dovrà guardare il risultato di Matelica-Vis Pesaro. Considerando che quest’ultima partita si gioca alle ore 15, nell’ipotesi di sconfitta degli uomini allenati da Clementi, la Fermana sarebbe matematicamente promossa alle 16.45, cioè prima ancora di scendere in campo.

Il Romagna Centro, avversario dei gialloblù giovedì prossimo, ha raggiunto domenica scorsa la matematica salvezza e quindi giocherà a Fermo con la massima tranquillità e voglioso di fare una bella figura per entrare nella storia di questa stagione come la compagine riuscita ad interrompere l’imbattibilità della capolista che dura da 17 partite. Proprio come ha provato a fare il Pineto domenica. Quindi Destro e la sua band dovranno tenere alta l’attenzione e  non farsi distrarre dal clima di festa ormai imperante in città.

Un’immagine emblematica dell’affiatamento del gruppo dei gialloblù

Al Campo sportivo “Mariani-Pavone” di Pineto la Fermana è arrivata in piena emergenza (squalificato Sene e indisponibili Bossa, Urbinati, Mandorino, Comotto e in corso di gara infortunato anche Forò e con un centrocampista adattato a difensore centrale) e chiaramente stanca per la lunga volata compiuta da novembre. Stanca nelle gambe ma non nella testa e nel cuore se è vero che è riuscita a ribaltare nel finale e in pochi minuti uno svantaggio che sembrava difficile da rimontare visto che il Pineto stava disputando la partita dell’anno.

I ragazzi sono arrivati con il cuore dove non arrivavano più con le gambe” la frase eloquente di mister Destro a termine gara. Queste parole e il primo gol stagionale di Gadda, valso il momentaneo 1-1, sono la fotografia non solo dell’ultima partita, ma anche dell’intero campionato visto che con il cuore e con il sacrificio è stato creato il divario abissale che oggi separa i canarini da formazioni che ad inizio stagione non erano inferiori come organico. Non sappiamo quali tasti sia stato capace di toccare il tecnico per far si che la sua squadra potesse fare tutto questo, nelle ultime 7 gare del campionato scorso come quest’anno; fin’ora lo abbiamo solo ipotizzato, ma ci sarà il tempo per approfondire l’argomento. O forse sarà meglio non farlo sapere troppo in giro.

L’inizio della carovana di auto gialloblù in partenza da Pineto

Anche Flavio Destro, che fino a domenica si era sempre trincerato dietro ad una prudenza forse anche eccessiva, subito dopo la vittoria di Pineto è stato costretto a dire: “Si, adesso siamo molto vicini”.

I tifosi invece sono già pronti a festeggiare, anzi la festa si può dire che sia già iniziata a Pineto quando i supporters sono ripartiti verso Fermo suonando i clacson delle auto. Perché se non sarà giovedi sera, sarà al massimo la domenica dopo Pasqua a casa di Stefano Protti, mister della Sammaurese, e a volte il destino e gli incroci astrali sono davvero incredibili. Si, perchè fu proprio il capocannoniere Protti nel 1995/96 uno dei principali protagonisti della promozione della Fermana in serie C1, odierna Lega Pro, in altre parole la terza serie calcistica, la stessa dove stanno per tornare i canarini. E fu mister Protti, all’inizio di questa stagione, quindi in tempi non sospetti, a dichiarare ad una televisione romagnola che gli chiedeva il pronostico su chi avrebbe vinto il campionato, mentre tutti dicevano ad occhi chiusi Matelica o San Marino: “Non ho dubbi, io tifo la Fermana“.

Paolo Bartolomei


© RIPRODUZIONE RISERVATA

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