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Dalle stime sulle imposte
alle ‘solite’ alienazioni:
arriva il bilancio previsionale

Un recente Consiglio a Porto San Giorgio

di Sandro Renzi
Tra poche ore il Consiglio comunale sarà chiamato a votare l’ultimo bilancio di previsione di questa amministrazione. Non sarà però l’ultima assise. C’è da approvare infatti anche il consuntivo 2016 prima delle annunciate elezioni dell’11 giugno. Strada in discesa per il sindaco Nicola Loira. Pratiche blindate e voto favorevole da parte della sua maggioranza. In discussione pure il piano delle alienazioni 2017. Salta agli occhi, per l’ennesima volta, l’ex Silos. Le aste precedenti sono andate deserte. Il valore stimato dagli uffici è di 2.700.000 euro per la parte comunale. Altri piani dello storico edificio sono infatti di proprietà della Cosmo. Chissà allora che questa non sia la volta buona, sebbene il mercato immobiliare continui a non brillare granché. E rispunta nell’elenco pure l’autorimessa in via Collina (prezzo 85 mila euro). Tra relitti stradali e aree di risulta il Comune pensa di incassare circa 200mila euro. Mentre un lotto edificabile in via Vanvitelli è stato stimato 110mila euro. Alla fine, i beni suscettibili di alienazione sono gli stessi degli anni passati, salvo qualche piccola modifica. Evidentemente ancora poco appetibili per potenziali acquirenti. Allegato al bilancio di previsione anche l’elenco triennale delle opere pubbliche. Tralasciando quelle dei prossimi anni, i riflettori sono rivolti ovviamente al 2017 perché in caso di vittoria di Loira, quello approvato oggi sarà il piano a cui la sua eventuale amministrazione bis darà un seguito. La programmazione stanzia allora fondi per 300 mila euro da destinare alla realizzazione di un nuovo centro di raccolta dei rifiuti urbani in via Solferino e circa 554 mila euro di fondi europei per la riqualificazione del settecentesco cimitero accanto alla Chiesa di San Giorgio. Arrivano invece dalla alienazione di beni immobili i soldi necessari per la sistemazione dell’edificio che ospita la scuola elementare in via Marsala e quelli per il rifacimento del marciapiede in via Collina (100mila euro stimati). Meccanismo dell’autofinanziamento per la costruzione di altri loculi cimiteriali (spesa 80mila euro). Prevista per l’anno in corso anche la ristrutturazione edilizia del complesso scolastico dell’infanzia Capoluogo per il quale il Comune ha ottenuto quasi 1 milione di euro. Si torna a parlare, per il 2017, e a dire il vero lo stanno facendo in campagna elettorale quasi tutte le coalizioni, di rifacimento del lungomare in tre stralci. Il programma dei lavori pubblici che arriverà sul tavolo dei Consiglieri prevede investimenti per 1.500.000 euro. Meno per il ponte ciclopedonale sul torrente Ete Vivo (1 milione di euro da suddividere tra Fermo e Porto San Giorgio) cantierabile a questo punto nel 2018. Qualche numero anche per quanto riguarda il bilancio. L’incidenza della spesa per il personale, su quella corrente, sembra destinata a crescere nel triennio passando dal 26,09% al 29,11%.

Quanto invece il Comune pensa di incassare dalle imposte? Scartabellando tra le carte si registra per il 2017 un gettito dall’Imu di 4.032.000 euro, di 211 mila euro per la Tasi e di 1.560.000 euro dall’addizionale Irpef. Ben più corpose le entrate che arriveranno dalla Tari: 3.416.000 euro.

Una curiosità, infine. Riguarda le entrate extratributarie. La voce relativa alla “vendita di beni” comprende nel bilancio di previsione “principalmente la vendita di farmaci (830 mila euro per il 2017) da parte della farmacia comunale, con una stima effettuata considerando un lieve decremento rispetto al 2016, determinato dalla contrazione dei consumi causata dalla crisi economica” si legge nel documento finanziario. Insomma anche i farmaci, in qualche caso, rischiando di diventare un lusso.


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