di Andrea Braconi
Soffia un vento di rinascita sui Sibillini. Lo rimarcano sindaci, Provincia e Camera di Commercio di Fermo. E soffia soprattutto su quel lago di San Ruffino che, da 7 anni, è il contenitore di una suggestiva regata che riesce a coinvolgere migliaia di curiosi ed appassionati, e che come sfondo ha proprio quelle montagne salite alla ribalta a causa delle continue scosse che si susseguono dall’agosto scorso.
E sono proprio i sindaci, come ha ricordato l’organizzatore Stefano Castori, il motore di questa manifestazione. “Sono la forza vitale di queste comunità e non posso che ringraziarli per la grande disponibilità dimostrata anche quest’anno, così come tutti i nostri sponsor”.
Castori che ha voluto ringraziare lo stesso ente camerale per la possibilità di realizzare con il canale Marco Polo una serie di puntate (la seconda andrà in onda domani alle ore 20.30) realizzate tra vicoli, scenari e percorsi particolari del Fermano.
Tra le novità di questa edizione, oltre alla 3 tradizionali categorie con 10 equipaggi ognuna, ci sarà anche il model vela, con modellini guidati a distanza che gireranno sul lago.
Una manifestazione dinamica, come ha spiegato il sindaco di Amandola Adolfo Marinangeli, nata quasi per gioco. “Non dimentico quella mattina straordinaria, quando mi venne proposta la manifestazione e mi fu detto: facciamo una gara di vele a San Ruffino! Mai avrei pensato ad una cosa del genere ed invece il successo è stato enorme e sempre più grande, anno dopo anno”.
E l’appuntamento ha riattivato anche quel flusso di prenotazioni bruscamente interrotto dopo il terremoto. “Molti proprietari di strutture ricettive – ha raccontato Marinangeli – mi dicono di avere tutto prenotato, i turisti sono tornati e stavolta si sono portati anche gli amici. E questo è il segno della ripartenza. Il nostro territorio è molto apprezzato e nonostante tutto è ancora meta di un turismo regionale, nazionale ed anche internazionale”.
Un grazie Marinangeli lo ha rivolto anche agli organi di informazione presenti per il lavoro svolto da quel 24 agosto 2016, seguito da Graziano Di Battista, presidente della Camera di Commercio.
“Una giornalista americana sposata in Italia ha detto che solo noi siamo quelli che pensano di non potercela fare, non ci rendiamo conto di quali risorse e quali capacità abbiamo. Quindi è stato importante il lavoro che la stampa ha fatto per raccontare quello che non andava ma anche quelle che erano e che restano le nostre eccellenze. E penso anche ai sindaci, che anche quando avevano la vista appannata erano lì sul campo a fare e a pensare al modo di affrontare le tante criticità. Ecco perché dobbiamo continuare su questa strada di valorizzazione di ciò che abbiamo”.
“Nel tempo la Provincia ha perso funzioni a livello di turismo e di cultura, la gente si chiede se esista ancora – ha aggiunto la presidente Moira Canigola – e invece siamo sempre coinvolti dagli amministratori, soprattutto per rilanciare il territorio montano che in questo momento ha un estremo bisogno di visibilità. Dobbiamo ripartire tutti insieme e ritornare ad essere quello che eravamo prima del 24 agosto. Quindi, stiamo insieme, continuiamo ad agire in questa maniera e cerchiamo di fare da cassa di risonanza ad eventi importanti, oltre che a rispondere a queste popolazioni con un attivismo ed una velocità maggiori di quelle che stiamo vivendo. Perché la ricostruzione delle cose deve andare di pari passo ad un ritorno alla normalità delle popolazioni”.
“È un evento che unisce i nostri Comuni – ha ribadito Valeriano Ghezzi, primo cittadino di Monte San Martino – e noi già per Pasqua riapriremo i musei e le chiese che avevano riportato dei danni, per far apprezzare ai turisti parte delle nostre bellezze: dai beni culturali a quelli paesaggistici, dai borghi all’enogastronomia.Siamo pronti e lavoriamo a testa alta affinché il turismo possa implementare le presenze nel territorio”.
“La mia gratitudine è quella di un intero territorio – ha concluso Fabrizio Vergari, sindaco di Santa Vittoria in Matenano – per chi organizza in maniera impeccabile questa bella manifestazione. Questo è però un anno particolare, la gente è stanca, non ne puà più di tante cose, ma serve per ripartire e darci una carica di cui abbiamo bisogno”.
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