di Paolo Paoletti
Pasqua e Pasquetta all’insegna dei Monti Sibillini. La cartina, realizzata dall’Associazione Camoscio dei Sibillini, spiega nel dettaglio quali sono le aree tranquillamente agibili e dunque visitabili e quelle invece ancora vietate al pubblico dopo gli eventi sismici dei mesi scorsi.
Per fare il punto su dove e come organizzare, sugli splendidi Monti Sibillini, la tradizionale gita fuori porta per la giornata del lunedì di Pasquetta abbiamo intervistato Simone Gatto, guida AIGAE (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche), uno dei massimi conoscitori delle nostre montagne e amministratore de ‘Il Camoscio dei Sibillini, escursioni e trekking”.
“Moltissime aree dei Sibillini sono sicure e a libero accesso – spiega Simone – i turisti devono tornare letteralemente a inveadere i nostri Sibillini! Bolognola, Fiastra, Sarnano, Amandola, Foce di Montemonaco, Lago di Gerosa sono tutti perfettamente agibili e accessibili. Stesso discorso vale anche per l’Ambro. I turisti devono venire come e più di prima! Solo tornando in questi luoghi porteremo di nuovo economia e soldi e le aziende non saranno costrette a trasferirsi al mare”
Abbiamo chiesto a Simone se sono necessari particolari accorgimenti: “Intanto le aree vietate sono già ben delimitate da transenne e fogli con ordinanze comunali quindi nel settore nord orientale, in paritcolar modo, c‘è da sapere che sono ufficialmente vietate le seguenti 3 aree: Gole del Fiastrone, Infernaccio, e Lago di Pilato. Per il resto basta non camminare sull’orlo di scarpate e creste rocciose o alla base di grandi pareti rocciose. Invece sono aperte al pubblico le Lame Rosse ma si sconsiglia di avvicinarsi alle pareti e i pinnacoli di roccia almeno per 10/20 metri. Semaforo verde anche per Fiastra e Foce di Montemonaco dove sarà riattivato anche il famoso ristorante di Foce”.
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