“Un fatto di cronaca nella notte e subito proteste e allarmi degni appunto di una rissosa campagna elettorale. Come Movimento 5 stelle vogliamo parlare delle questioni in modo diverso, analizzando e portando soluzioni concrete”. Così’ il candidato sindaco di Porto San Giorgio per il Movimento 5 Stelle Giacomo Fileni interviene nel dibattito sulla sicurezza dopo quanto avvenuto ieri sera (leggi l’articolo). Pentastellati che respingono le reazioni da ‘campagna elettorale’ e puntano sulla concretezza.
“Al tema – spiega Fileni – abbiamo dedicato un’assemblea pubblica per ascoltare i cittadini e abbiamo anche stilato un preciso punto programmatico. Tra gli strumenti che abbiamo proposto, oltre ad un deciso recupero di aree urbane degradate e all’impiego di tecnologie per il controllo, come la video sorveglianza o app specifiche contro le truffe a casa ai danni degli anziani, abbiamo proposto il cosiddetto vigile di quartiere. L’idea merita qualche approfondimento e precisazione tanto che è più corretto parlare di agente di prossimità, figura che si muove per perseguire precisi obiettivi: la vicinanza ai cittadini e al territorio che deve essere continua e visibile, la conoscenza dei problemi, la prontezza dell’intervento e non ultima la mediazione e la gestione dei conflitti che insorgono. Il vigile di prossimità risponde agli attuali bisogni della cittadinanza, fa da “antenna” dell’amministrazione, conosce i problemi e instaura rapporti di conoscenza e fiducia con i cittadini.
Si fa sicurezza soprattutto migliorando la qualità della vita delle persone, ottimizzando i servizi, intervenendo con efficacia sul degrado sociale e ambientale in città. Sicurezza è anche dare risposte pronte, effettive e concrete a realtà frammentate e puntare a una convivenza basata su regole condivise rispettate da tutti”.
Fileni aggiunge: “Ma l’agente di prossimità non è solo, gettato in mezzo al caos e alle situazioni di stress cui assistiamo attualmente a Porto San Giorgio è il tramite tra il territorio, i cittadini e l’amministrazione comunale e con gli altri uffici e servizi presenti nel territorio. Così il lavoro del vigile di prossimità è inserito in una squadra e deve essere visto e percepito positivamente in un contesto di supporto più ampio capace di fargli svolgere il compito di “ponte” tra cittadino e amministrazione, deve in questo senso essere più mediatore sociale che semplice sanzionatore, mediatore di esigenze, bisogni e il sistema di regole vigente. Con questa chiarificazione su uno dei tanti nuovi strumenti presenti nel nostro programma intendiamo oltre che toglierci dalla bagarre cui assistiamo da settimane a Porto San Giorgio invitare i sangiorgesi tutti a sottrarsi al clima da tifoseria che offusca la mente e confonde le idee, spesso totalmente assenti. Li invitiamo a contattarci per tutti i canali che ci sono, per integrare, migliorare e criticare ciò che proponiamo. Li invitiamo a partecipare. Solo così possiamo davvero cambiare e guardare avanti”.
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