Dall’integrazione sociale all’integrazione sportiva: “un altro sguardo sullo sport”

Lo scopo è condividere una giornata in cui gli appartenenti alle varie società possano raccontarsi reciprocamente la propria storia con un atteggiamento di ascolto e confronto

di Alessandro Giacopetti

Tante le associazioni coinvolte in una iniziativa in programma domenica 23 aprile dalle 10 alle 12 alla pista di atletica del polo sportivo in via Leti a Fermo, impianto comunale gestito dalla Sport Atletica Fermo. Si chiama “Collaborazione e solidarietà: un altro sguardo sullo sport” e vedrà presenti le associazioni Anthropos (atletica), Sport Atletica Fermo (atletica), Liberi nel Vento (vela), Filippide del Fermano (podismo), Soccer Dream Montepacini (calcio) , Virtus Buonconvento (nuoto), Sitting volley (pallavolo), oltre ad associazioni di scherma, calcio per non vedenti, ciclismo. Ma la lista potrebbe aumentare nelle prossime ore con il coinvolgimento di altre realtà.

La presentazione è avvenuta in Comune dove Marco Marchetti, dell’istituto Montessori e del centro Montepacini di cui rappresenta anche la squadra Soccer Dream, ha spiegato: “Tutto nasce dalla crescita che sta avvenendo ad opera di realtà sportive che operano nel campo delle disabilità. Quella di domenica 23 aprile non è un replica della Festa dello Sport che si svolge in estate. Lo scopo è condividere una giornata in cui gli appartenenti alle varie società possano raccontarsi reciprocamente la propria storia con un atteggiamento di ascolto e confronto”.
Il puro risultato sportivo sarà dunque la cosa meno importante mentre l’attenzione sarà orientata a presentare progetti futuri e introdurre l’elemento della solidarietà nello sport per rendere protagoniste le persone con disabilità. Alcuni degli atleti che parteciperanno praticano vari sport: dal calcio con il Soccer Dream Montepacini, al nuoto con la Virtus Buonconvento all’atletica con la Sport Atletica Fermo. Ciò perché lo sport è veicolo di benessere e aiuta a prendere coscienza e consapevolezza di sé oltre a migliorare la qualità della vita.
“Per questo è importante – ha proseguito Marco Marchetti – che le storie dei disabili che praticano sport vadano raccontate. Saranno coinvolte anche le famiglie. La pratica sportiva non è solo riempimento di tempo ma un vero elemento di presa di coscienza e validazione della propria identità. Svolgeremo la funzione di medicina narrativa e dare la parola ad alcuni ragazzi per dire la loro e parlare della nostra esperienza”.

“Da tempo volevamo cominciare questo percorso – ha detto Alberto Scarfini, assessore allo Sport – che inizieremo domenica 23 aprile per mostrare il binomio sport e disabilità in un territorio, il Fermano dove è forte la partecipazione alle attività di volontariato, visto anche il lungo elenco di associazioni che si occupano di questa materia”.

“Viviamo in un territorio ricco di associazioni sportive e di volontariato – ha proseguito Mirco Giampieri, assessore servizi sociali – per questo pochi giorni fa assieme all’Ambito Sociale XIX e all’Asur AV4 abbiamo iniziato a parlare di un percorso che coinvolga tutti i Comuni compresi nell’Ambito XIX. Domenica 23 sarà compiuto un passo importante nel realizzare un legame tra associazioni sportive e volontariato per disabili”.

“Ho avuto il privilegio di aver fatto esperienza sia come assessore ai Servizi Sociali sia allo Sport e alcune delle realtà presenti oggi le ho viste nascere, mentre altre erano già consolidate. La loro importanza risiede nel modo in cui lavorano, che è utile al resto delle realtà sportive a fargli cogliere una visione più ampia della pura attività agonistica. Questa interazione è un vanto per il nostro territorio. L’attività di tali associazioni, – ha concluso il sindaco – e il loro impegno hanno migliorato il tessuto sportivo cittadino e sono state di stimolo anche all’Amministrazione comunale”.

Vincenzo Garino, delegato CONI per la Provincia di Fermo ha citato “il recente incontro svolto al Palasavelli di Porto San Giorgio tra il pilota Alex Zanardi e qualche migliaio di ragazzi delle scuole del Fermano in cui lo stesso Zanardi ha raccontato la sua esperienza. Fondamentale trasmettere la determinazione di non darsi per vinti. Sappiamo che il Fermano ha un grande entusiasmo verso questo settore di attività legata al volontariato”.

E’ il dottor Vincenzo Rea, direttore del distretto sanitario unico di Fermo in rappresentanza dell’Area Vasta 4 a spiegare: “stiamo collaborando con il Comune di Fermo su diversi progetti sollecitati dal territorio e stamattina ne abbiamo un’altra prova presentando questo appuntamento che mostra attenzione verso il problema della disabilità e dei disturbi del comportamento, sia legati all’apprendimento che all’autismo. E’ importante poter raccogliere gli stimoli che vengono dalle associazioni e convogliarli in percorsi che in parte già facciamo e in accordi che in parte già abbiamo ad esempio con la Provincia di Fermo. Tutto questo in un momento storico in cui la crisi economica fa entrare il Sociale nell’ambito Sanitario in termini di assistenza medica”.


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