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Morte di Giacomo Nicolai,
a Roma summit tra Procura italiana e spagnola

ROMA - Di fatto l'ipotesi omicidiaria non è tutt'ora esclusa. Procura che, a semplice scopo interlocutorio, ha chiesto ai familiari, tramite l'avvocato difensore, eventuali dettagli o fatti che potessero avere attinenza con la drammatica morte di Giacomo

 

Proseguono a Roma le indagini sulla morte di Giacomo Nicolai il 24enne fermano trovato morto lo scorso 20 marzo nel suo appartamento di Valencia, dove stava trascorrendo un periodo di studio con il progetto Erasmus. Ieri nella capitale incontro interlocutorio tra il magistrato italiano e il vice procuratore spagnolo che ha seguito il caso a Valencia.  Con loro anche l’avvocato della famiglia di Giacomo, Igor Giostra, e il capitano dei Carabinieri di Fermo Roland Peluso.

Mentre si resta in attesa degli esami autoptici effettuati sul corpo del 24enne, quello di ieri è stato un importante momento di confronto tra procuratori. Di fatto l’ipotesi omicidiaria non è tutt’ora esclusa. Procura che, a semplice scopo interlocutorio, ha chiesto ai familiari, tramite l’avvocato difensore, eventuali dettagli o fatti che potessero avere attinenza con la drammatica morte di Giacomo, trovato sul letto della sua camera con tre coltellate al petto.

La Procura di Fermo, per delineare con assoluta precisione l’accaduto, ha  infatti aperto un fascicolo  sul caso e trattandosi di un decesso all’estero, le carte da Fermo sono state trasmesse alla  Procura di Roma che ha disposto il sequestro del computer portatile e dei telefoni cellulari del ragazzo, riconsegnati dalla polizia spagnola ai familiari. Sequestro effettuato proprio dai carabinieri di Fermo che collaborano con la magistratura spagnola e quella italiana per chiudere il cerchio sulla drammatica scomparsa di Nicolai.

P.P.

 

 

 


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