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Sirene in festa
per i 20 anni della Croce azzurra
(VIDEO DEL CORTEO)

PORTO SAN GIORGIO Alle 11 di questa mattina il via ai festeggiamenti. Tiepida, però, la partecipazione dei sangiorgesi
Il corteo delle ambulanze, a sirene spiegate

Una festa a tutto tondo, con musica e gadget sul viale della Stazione, ma con il canale delle emergenze sempre acceso. Una festa specchio di quello che da 20 anni è la Croce azzurra, di quello che è per la città. E di quello che, purtroppo, la città restituisce alla pubblica assistenza, troppo poco, come oggi in termini di presenze. Sì perché il viale della Stazione questa mattina è stato letteralmente invaso dai mezzi di soccorso della Croce azzurra e dei tanti suoi militi, volontari e non, pronti a presentarsi per l’ennesima volta a Porto San Giorgio. A rendere loro omaggio anche le rappresentanze di numerosi colleghi da tutto il Fermano. Musica, si diceva, per passare una tarda mattinata domenicale in allegria mista alla sensibilizzazione e alla solidarietà. Ma purtroppo, oltre a quelle tante casacche color arancione e a qualche politico-candidato, di sangiorgesi se ne sono visti pochi. Per carità, diverse famiglie e ragazzi hanno avvicinato i sanitari, magari anche fosse per chiedere cosa stessero facendo sul viale. Ma pur sempre troppo pochi rispetto a quello che la Croce azzurra offre ogni giorno alla città, qui si parla di assistenza a 360 gradi che va dal salvare vite all’insegnare come farlo. Insomma al calore dei volontari, la città ha risposto in maniera piuttosto “tiepida”, per usare un eufemismo.

Tornando alla cronaca pura e dura della mattinata, i volontari e i loro mezzi hanno iniziato a sistemarsi lungo il viale della Stazione intorno alle 10. Dopo circa un’ora e mezza di musica e di strette di mano, ma anche di dimostrazioni pratiche di primo soccorso, l’inizio della cerimonia ufficiale con le parole della presidente Maria Trobbiani: “E’ con immenso orgoglio che mi trovo qui oggi a farmi portavoce  della nostra associazione istituita nel 1996 dall’intuizione di 21 persone che videro la necessità di migliorare l’assistenza sanitaria territoriale e che ebbero il coraggio di cominciare”. Da lì una rapida ricostruzione degli albori, il ricordo di quei fondatori scomparsi e delle difficoltà iniziali, dalla prima sede al primo mezzo per poi arrivare ai giorni nostri: “Possiamo operare con 4 ambulanze attive, 2 di queste di tipo A, altre due di tipo B, due pulmini e un’auto specializzati per il trasporto disabili, un’auto medica e tre taxi sanitari. Per questa bella realtà voglio ringraziare l’attuale amministrazione ma anche quelle che si sono succedute negli anni. Un grazie anche alla fondazione Carifermo che in più di un’occasione ci ha aiutati. Per noi tante sfide, prima su tutte la ricerca fondi. Ringrazio il consiglio direttivo ma il mio pensiero più grande va a tutti i volontari. Sono loro la vera forza dell’associazione, persone che hanno scelto di mettersi a disposizione del prossimo sacrificando parte del loro tempo. Credo che la città debba molto a ognuno di loro, per la loro competenza, per la loro umanità, per tutto quello che hanno realizzato.

Al centro Marisa Trobbiani

Ai volontari e ai dipendenti il mio grazie, loro che sono in prima linea. Ma vogliamo crescere ancora. Siamo ben lieti di festeggiare i nostri 20 anni con la speranza che sempre più persone vogliano sperimentare la vita in associazione e vogliano mettersi a disposizione. Per questo rinnoviamo la nostra massima disponibilità e la nostra accoglienza a chiunque voglia partecipare ai prossimi corsi per diventare volontario o contribuire in qualsiasi altro modo alle nostre attività”. E dopo la consegna da parte di Vincenzo Cestarelli alla presidente di una targa celebrativa del ventennale, il microfono al sindaco Nicola Loira: “In questi 20 anni la Croce azzurra ci ha dato moltissime soddisfazioni, ricordo lo spirito con cui Giorgio (Tombolini), che nel quartiere tutti chiamavamo Renzo, ha fondato insieme a alcuni amici l’associazione “amici del quartiere nord”. Da lì si arrivò alla Croce azzurra, un’istituzione cittadina molto cara a tutti noi. Il lavoro dei volontari e del consiglio va sostenuto. Auguro alla città e alla pubblica assistenza di mantenere vivo lo spirito di solidarietà che 20 anni fa mosse Tombolini e i suoi amici”.

Il discorso del sindaco Nicola Loira

E dopo la benedizione affidata a don Federico, giù a sirene spiegate a fare il giro per la città, un corteo di mezzi di soccorso che ha squarciato allegramente, per una volta, il torpore domenicale sangiorgese fino alla meta: lo chalet Cobà per il pranzo. In tanti si sono chiesti cosa fosse successo con tutte quelle sirene. Nulla di grave, fortunatamente, anzi. La Croce azzurra è in festa. E questo è stato il loro ennesimo tentativo di richiamare l’attenzione della città.

g.f.


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