“Una persona eccezionale, molto sensibile e attenta al nostro territorio, preparata, disponibile e pronta ad ascoltare le esigenze dei sangiorgesi”. Con queste parole l’ex assessore ai servizi sociali, oggi in lista nella compagine che sostiene Marco Marinangeli candidato sindaco, Maria Lina Vitturini, descrive il ministro alla Salute, Beatrice Lorenzin. Vitturini ha infatti incontrato ieri pomeriggio, in città, la ministra. “Era nelle Marche per degli impegni istituzionali e si è fermata a Porto San Giorgio per farmi visita – racconta Vitturini – un fuori programma per esprimermi vicinanza anche in vista delle elezioni, le ho illustrato i miei progetti di casa per anziani e di mensa per i poveri. Questi progetti li avevo portati avanti quando ero assessore e non ho affatto intenzione di lasciarli cadere nel vuoto, nel dimenticatoio. Li porterò avanti con tutte le mie forze. La Lorenzin segue il progetto Longevità. Noi, nelle Marche, in termini di longevità, siamo al primo posto in Italia. Ma a Porto San Giorgio sono attive solo due case per anziani. Sono poche. E spesso chi non vi trova posto deve spostarsi, anche di diverse decine di chilometri, da Porto San Giorgio. E allontanare gli anziani dalla loro città è un colpo durissimo che tanti di loro non sopportano. Per questo motivo rilancio con forza il mio progetto: avevo già individuato la struttura in cui realizzare una Casa diurna e notturna, con più formule di ospitalità e assistenza. Stesso dicasi per una mensa per i poveri che a mio avviso ha una doppia valenza: quella di offrire un pasto caldo a chi si trova in condizioni di indigenza ma anche dare la possibilità a chi è solo, di socializzare. Anche in questo caso avevo individuato anche il luogo: il ricreatorio San Giorgio. Quel terreno è della curia che in passato era disponibile a parlarne. La Lorenzin si è detta molto interessata ai due progetti, li vede davvero utili e virtuosi. Ha voluto conoscere anche la situazione sangiorgese e del Fermano, nel suo complesso. Una persona che si dimostrata attenta e vicina alla nostra città, che tiene davvero tanto a noi, con cui ho un contatto diretto e su cui sono sicura di poter contare in futuro. Abbiamo anche parlato delle liste d’attesa e della necessità, a mio avviso, di elevare la quota di accompagno”.
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