redazione CF
Entro domani mattina entrambi presenteranno i rispettivi ricorsi contro l’esclusione decretata dalla Commissione elettorale, fiduciosi che il Tar darà loro ragione entro i tre giorni previsti dalla norma.
Vincenzo Berdini e Stefano Simonetti sono al lavoro con i rispettivi comitati per completare la documentazione necessaria per riaffermare le proprie ragioni e poter così partecipare alla competizione elettorale, in programma il prossimo 11 giugno.
“Stiamo redigendo il ricorso – spiega Simonetti – e le nostre sensazioni sono positive perché siamo confortati dalla giurisprudenza del Consiglio di Stato. Ci sono state anomalie che non sono dipese da noi, ma dal pubblico ufficiale che non ha raccolto i dati corretti, riportando al momento dell’autenticazione della lista le date di nascita errate dei sottoscrittori, i famosi 30. I nostri adempimenti sono stati effettuati a norma di legge e nel modo corretto. Il paradosso è che forse dovremmo pagare per errori non nostri e che venga invece riammessa la lista di Berdini, che paga per un errore proprio”.
Il luogo di nascita sbagliato di Berdini sul verbale di sottoscrizione è invece la causa della momentanea esclusione dell’ex sindaco. “Il verbale di registrazione è corretto – rimarca – e questa è una cosa ridicola. Ho fatto per anni il consigliere di seggio, il mantra del diritto va in una direzione ben precisa che è quella di interpretare la volontà del sottoscrittore. Il modulo è fatto in modo tale che nella prima pagina ci siano la generalità del candidato sindaco, ma si tratta di un pieghevole dove vanno tutti i dati e che rimane aperto sempre nelle pagine che escludono le generalità. Se questo è un Paese normale sono convinto che al Tar avremo soddisfazione. Intanto, sono sufficientemente tranquillo e la nostra attività continua. Non abbiamo ancora presentato il ricorso, lo stiamo mettendo a punto e in questi casi è sempre meglio qualche minuto in più piuttosto che in meno”.
Sulla situazione venutasi a creare interviene anche il sindaco uscente Barbara Toce, ammessa alla competizione ma preoccupata per la possibilità di un mancato raggiungimento del quorum di fronte ad una possibile corsa in solitaria (nel caso della partecipazione di una sola lista, infatti, è necessario che si rechi ai seggi il 50% più uno degli aventi diritto al voto). “Siamo rimasti sorpresi per la situazione verificatasi ieri nei confronti delle altre due liste che, insieme a InPiù Pedaso, avrebbero dovuto concorrere alla guida della città – commenta la Toce -. In attesa dell’esito dei ricorsi, vogliamo rimarcare come in caso di conferma delle esclusioni la nostra campagna elettorale verrà esposta al rischio di farci misurare sul terreno incerto del quorum, con il rischio di un commissariamento che, dal nostro punto di vista, va assolutamente evitato. Pedaso, ne siamo fortemente convinti, ha le competenze necessarie e la capacità di esprimere un sindaco, una giunta ed un consiglio comunale all’altezza delle sfide che, nei prossimi anni, tutti noi dovremo affrontare”.
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