Donazione del sangue,
il centro di Amandola
vicino alla riapertura

SANITA' - Il 29 maggio il nuovo primario effettuerà un sopralluogo alla struttura che accoglierà il centro di raccolta così da velocizzare l’iter burocratico

Franco Rossi e Giovanni Lanciotti

Conto alla rovescia per la riapertura del Centro di Raccolta di sangue dove i donatori, facenti riferimento alla sezione Avis Sibillini della Comunale di Amandola, potranno riprendere a donare.

Lunedì 15 maggio, infatti, si sono incontrati i responsabili della Asur di Fermo, il nuovo Primario del Servizio Trasfusionale di Fermo dottoressa Giuseppina Siracusa, il presidente dell’Avis di Amandola nonché presidente dell’Avis Provinciale di Fermo dottor Franco Rossi ed il vice presidente vicario avvocato Giovanni Lanciotti per definire gli ultimi dettagli necessari per la riapertura del centro amandolese.

Il nuovo punto, seppur ancora formalmente provvisorio, necessita di innumerevoli ”coperture” burocratiche che ormai sono arrivate all’unità. Il centro di raccolta di Amandola, situato all’interno dell’ospedale, fu reso inagibile dall’evento sismico del 24 agosto 2016. Nell’immediatezza fu individuato un nuovo sito, sempre all’interno dell’ospedale, ma il 30 ottobre una nuova scossa ne decretò la definitiva chiusura.

Il grido di aiuto lanciato dell’Avis Provinciale di Fermo a tutte le consorelle nazionali fu raccolto dall’Avis Regionale della Calabria, e nel concreto la Provinciale di Vibo Valentia che mise a disposizione la loro autoemoteca, nuova di zecca, fisicamente potata nel centro montano dai volontari calabresi, affincheé fosse scongiurata l’interruzione delle donazioni e il dono dei tanti abitanti del territorio dei Sibillini continuasse a beneficio di chi ne aveva necessità. La permanenza della struttura mobile è stata di tre mesi, fino alla fine di gennaio 2017.

Da quella data si sono interrotte le donazioni di sangue perché non si era provveduto nel tempo ad individuare un ulteriore locazione per consentire ai donatori di continuare nel loro nobile gesto. La carenza di sangue aveva impedito l’effettuazione di numerosi interventi chirurgici tanto da scendere in campo i dirigenti dell’ospedale Torrette di Ancona con accorati appelli alla donazione per scongiurare ulteriori stop dell’attività ospedaliera.

Il contributo di tutti i donatori, messi nella condizione di donare, sicuramente farà superare questo momento critico. Anche i donatori dei Sibillini potranno concorrere a migliorare questo impasse perché ora si può dire che manca pochissimo alla riapertura del centro di raccolta seppur, come si diceva, provvisorio, ma con tutte le garanzie che la normativa attuale richiede.

Il 29 maggio il nuovo primario sarà ad Amandola per effettuare un sopralluogo alla struttura che accoglierà il centro di raccolta così da velocizzare l’iter burocratico delle restanti pratiche che si frappongono tra ciò che fa bene alla burocrazia e quello a cui fa bene la donazione, cioè al prossimo.


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