di Andrea Braconi
La scelta di un cerchio per Alessia Straccia, a rappresentare unità e continuità. Un cerchio che si apre facendo spazio ad un fiore, simbolo di rinascita. “Manca di un petalo perché nessuno di noi è perfetto, ma tutti abbiamo uguali diritti” ha spiegato la studentessa del Liceo Artistico “Preziotti-Licini” della sezione di Porto San Giorgio, che ha realizzato il logo che rappresenterà la Commissione Pari Opportunità della Provincia di Fermo.
E poi la bilancia di Ariadna Alzuru, tra giustizia e uguaglianza, con un colore arancione “allegro e neutrale” e senza l’utilizzo di riferimenti cromatici stereotipati.
I due cerchi di Pietro Ciccalè adattati ad un contesto moderno, con colori rosa e azzurro ed un tratto ondeggiato per dare maggiore dinamismo.
La figura composta con sembianze femminili di Monica Di Nicola, una fusione tra uomo e donna.
L’infinito di Antony Eleuteri che da un senso di continuità, con l’aggiunta di due circonferenze che rimandano alla forma di una persona.
Alice Gentili e la fragilità del mondo dell’infanzia, con l’imitazione del segno infantile del bambino che ne è anche l’espressione.
Lazar Cristina Ioanna e l’idea dell’amicizia, quel donarsi agli altri nel gesto di due mani che si stringono, diverse per caratteristiche e per cultura.
Il mondo di Alessia Mattioli, dipinto di nero ed ombreggiato da un simbolo in rosso in rilievo, un mondo nel quale sono racchiuse le disparità.
L’abbraccio stilizzato visto dall’alto, creato da Nataly Riccardo, con sfumature di rosa e di azzurro, ma anche con un’ulteriore proposta con altri colori, per far capire che non esistono distinzioni.
Altre mani, questa volta di Sara Ruggeri, che si incrociano con un gesto morbido e spontaneo a formare un cuore, come se fossero pezzi di un grande puzzle che ci vede tutti protagonisti.
Infine, le ali di Luna Scibilia, icone del volo, e il suo messaggio di libertà all’interno delle diversità.
Un lungo elenco di ragazze e ragazzi, di progetti e di schizzi, che hanno attraversato l’intera presentazione del logo scelto dalle componenti della Commissione Pari Opportunità.
L’efficacia visiva, la struttura d’insieme, l’originalità e la significatività: questi i criteri di selezione, come ha spiegato Sabrina Petrelli, membro della Commissione; criteri applicati sui lavori fatti dagli studenti, divisi in un gruppo che ha seguito l’esperienza della stessa Commissione e in un altro che si è mosso in un ambito più nazionale.
Una capacità artistica e di elaborazione di alto livello, come rimarcato da tutti partecipanti all’incontro, svoltosi nella Sala Consiglio della Provincia e coordinato da Antonella Orazietti.
Nel suo saluto, unito ad un caloroso ringraziamento, la presidente della Provincia Moira Canigola si è rivolta innanzitutto ai ragazzi, “che con spirito e intelligenza hanno saputo interpretare l’input che la Commissione ha dato loro, interpretando il senso dell’azione che si vuole mettere in campo”.
Una Commissione che per la Canigola rappresenta “un organo importante che sta continuando a svolgere azioni significative in un territorio sul quale, pur non registrando gravi fatti di disparità, bisogna sempre mantenere viva l’attenzione sul rispetto di generi e differenze, creando opportunità per tutti per godere appieno dei propri diritti”.
Da Cristian Falzolgher, consigliere provinciale con delega alle Pari Opportunità, è arrivato un ringraziamento alla preside Scatasta ed al corpo docenti. “Siete sempre in linea, fate un grande lavoro con e per i ragazzi. E a voi ragazzi dico una cosa: quando ho visto i bozzetti sono rimasto incantato, avete fatto un lavoro strepitoso, una cosa bellissima. Vi dico che oggi siete motivo di orgoglio per tutta la provincia di Fermo”.
“Abbiamo capito subito che c’erano le condizioni per fare con gli studenti un lavoro di approfondimento – ha commentato la dirigente scolastica Stefania Scatasta -, con un’attenzione culturale e di prova tecnica. Noi lo consideriamo un apprendimento significativo. Il nostro corso di grafica per il primo anno porta gli studenti all’esame di stato: è stata una scommessa pensare a questo a Porto San Giorgio ma i risultati ci fanno capire che siamo sulla buona strada, che andava attivato questo corso sul territorio della provincia di Fermo. I docenti sono il vero valore aggiunto che permette agli studenti di sviluppare un buon lavoro, con la parte teorica che resta imprescindibile ma che si interfaccia con quella pratica”.
La Scatasta ha inoltre ribadito come le relazioni interistituzionali permettano di far capire ai ragazzi che il dialogo ed il lavorare in rete permetterà loro di fare un buon percorso formativo, oltre che “di avere una possibilità lavorativa o anche volta verso le accademie e le università”.
Anche Silvana Zechini, presidente della Commissione provinciale, si è rivolta ai ragazzi, rimarcando come sia “bello che voi oggi siate qui per portare le vostre parole rispetto ai vostri prodotti, che rispecchiano perfettamente le istanze della Commissione ma anche le vostre identità; con segnali di forma e colori siete arrivati qui da noi prima che arrivaste fisicamente”. È importante, ha aggiunto, che nella vita ciascuno possa lasciare una traccia, possibilmente una buona traccia. “Le idee rimangano e le persone passano, come ha detto un uomo importante come Giovanni Falcone”.
“A volte i giovani sono una grande risorsa – ha sottolineato il professor Vito Sforza, curatore del progetto – ma spesso il mondo degli adulti li considera sempre troppo piccoli. Questa occasione ha dato a questi ragazzi l’opportunità di dimostrare che hanno un bagaglio importante ed una grande sensibilità, anche di fronte a problemi che in Italia non sono ancora risolti. Bisognerebbe, quindi, vedere i giovani con una chiave di lettura che dovrebbe essere un po’ diversa. Anche per me è stata una sorpresa, su un argomento di forte impatto sociale ed un problema non risolto. Mi rivolgo quindi al mondo delle istituzioni e a quello degli adulti dicendo come sia fondamentale prestare molta attenzione, perché loro, questi ragazzi, sono il nostro futuro”.
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