Il direttore INRCA, Gianni Genga
Abbattute del 60% le emissioni di CO2 nell’aria e del 70% i consumi ospedalieri di gas metano. Un fabbisogno energetico che passa da 1 milione 170 mila a 295 mila KWh annui, con un risparmio medio di circa 150 mila euro l’anno sul bilancio. È il risultato dell’innovativo intervento di riqualificazione energetica eseguito presso la sede Irccs Inrca (Istituto Nazionale Riposo e Cura Anziani) di Casatenovo (Lc), che diventa così un presidio ospedaliero ‘green’, a basso impatto ambientale. L’intervento, del valore di 1 milione e 500 mila euro, è stato portato a termine nell’ambito del progetto pilota ‘Ospedale a consumo energetico zero’, cofinanziato per il 90% dal Ministero dell’Ambiente con l’obiettivo di favorire l’impiego di fonti rinnovabili e tecnologie per l’efficienza energetica nelle strutture edilizie pubbliche.
I risultati del progetto sono stati presentati oggi, in una conferenza all’Inrca di Casatenovo alla presenza, tra gli altri, di Gianni Genga, direttore generale Inrca che ha dichiarato:“Grazie al protocollo d’intesa siglato col Ministero a seguito dell’aggiudicazione del bando potremo riproporre il progetto anche in altre sedi dell’Istituto, come quella marchigiana di Fermo. L’Inrca dimostra così di essere un’amministrazione attenta alla gestione responsabile delle strutture, fungendo da modello di riferimento per future iniziative di riconversione edilizia sostenibile nelle aziende del servizio sanitario nazionale”.
Il gruppo dei relatori
L’ospedale infatti è per sua natura una delle tipologie di costruzione che consumano più energia, con la presenza di grandi macchinari, il funzionamento h24, i servizi di comfort alberghiero per i degenti e i molti dispositivi elettromedicali.
“Un progetto – ha sottolineato la direttrice scientifica Fabrizia Lattanzio – “che testimonia la capacità dell’Inrca di intercettare fondi e lavorare per obiettivi, ciò che contraddistingue gli Irccs, Istituti a carattere scientifico”.
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