di redazione CF
Personale della Polizia Scientifica del Commissariato di Fermo, guidato dal vicequestore Leo Sciamanna, ha segnalato alla Procura della Repubblica di Fermo due campani di 53 e 48 anni, perché resisi responsabili dei reati di ricettazione ed uso fraudolento di tessere bancomat.
La vicenda ha inizio verso la prima decade del mese di maggio con la denuncia sporta in commissariato da una signora residente nel Fermano. Nello specifico la donna denunciava che dopo aver fatto delle spese in un supermercato della costa fermana, nell’accingersi a pagare il conto si era accorta che il portafoglio che custodiva all’interno della sua borsa era sparito. All’interno, oltre a varia documentazione e circa 400 euro in contanti, aveva riposto due tessere bancomat.
Ipotizzando di aver dimenticato il portafoglio all’interno di un altro supermercato nel quale il giorno precedente aveva fatto degli acquisti, non aveva dato peso alla cosa riservandosi di accertare la sua ipotesi il giorno seguente, tornando nel secondo supermercato per verificare. Ma una volta fatta la verifica, con esito negativo, aveva contattato il numero dedicato per bloccare le due tessere bancomat. Nell’occasione aveva appreso che con i bancomat erano già stati effettuati diversi prelievi in contanti, acquisti di carburanti e spese varie per importi considerevoli. In particolare complessivamente era stati effettuati prelievi per un totale complessivo di 2.000 euro, rifornimenti in due stazioni di servizio per circa 70 euro, ed acquisti in alcuni negozi inseriti all’interno di un supermercato della zona per circa 2600 euro. Le successive attività investigative hanno consentito di accertare che i beni acquistati con le due tessere bancomat rubate consistevano in gioielli, un set di valigie ed un telefono cellulare di ultima generazione. Il personale di Polizia Scientifica del commissariato di Fermo si è così messo alla ricerca, estrapolandole dai numerosi filmati acquisti presso le attività commerciali interessati dagli acquisti, di qualche elemento utile per giungere all’identificazione dei responsabili. La visione dei filmati acquisti nel distributore dove risultava un rifornimento per circa 70 euro, hanno consentito agli agenti di risalire al tipo ed alla targa dell’autovettura intestata a uno dei due campani, con vari pregiudizi penali specifici. L’incrocio dei dati delle varie banche dati ha permesso di giungere anche all’identificazione del secondo uomo che solitamente si accompagnava con l’intestatario del veicolo, anche questi con svariati precedenti specifici. Sono così state acquisite le foto dei due pregiudicati consentendo di acclarare la perfetta corrispondenza fra questi ed i volti dei due che avevano effettuato gli acquisti. Sulla scorta di questi importanti risultati investigativi è stata richiesta una perquisizione nei confronti dei due campani che, ritualmente autorizzata dalla Procura della Repubblica di Fermo, è stata eseguita, in collaborazione con personale di polizia della questura di Napoli nelle prime ore del 27 maggio scorso. Gli operatori di polizia scientifica del commissariato di Fermo in collaborazione con i colleghi di Napoli, nel dare esecuzione all’atto di polizia giudiziaria, hanno così rinvenuto e posto sotto sequestro tutti gli oggetti acquistati con le due tessere bancomat rubate. Nello specifico: un set di valigie marca Carpisa, un bracciale in oro della lunghezza di 21 centimetri, indossato al polso, una collana in oro bianco e giallo della lunghezza di 50 centimetri con crocifisso in oro bianco indossata al collo, una cintura, una moka Bialetti, una caffettiera elettrica marca Bialetti ed un telefono cellulare marca Samsung modello S7 Edge.
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