di redazione CF
Personale del Commissariato di polizia di Fermo nella prima mattinata del 9 giugno ha tratto in arresto un marocchino, S.L., di anni 38, perché colto nella flagranza del reato di rapina impropria. Nelle prime ore del 9 giugno scorso, infatti, quella che poi diventerà la vittima della rapina, insieme ad alcuni suoi familiari, si stava preparando per partire per un viaggio. Per tale ragione il capofamiglia si era assentato per rifornire l’auto. Nel rientrare nel sua abitazione aveva notato uno sconosciuto incappucciato, poi identificato per S.L., uscire dalla casa attraverso la porta finestra al piano terra, stringendo fra le mani la borsa della nuora. A quel punto, insieme al figlio aveva preso ad inseguire il malvivente. Nel tentativo di stringere il fuggitivo in una morsa hanno preso due strade diverse.
Durante la fuga il figlio ha raggiunto il ladro sui binari della ferrovia. Lì ha visto l’uomo rovistare all’interno della borsa. Il malvivente, però, notato il ragazzo, ha iniziava a scagliare contro il giovane dei sassi raccolti dalla massicciata della linea ferrata colpendolo ad una mano ed ad un polso. L’inseguitore, che ormai era a poca distanza dal malvivente (circa un paio di metri) si è visto così costretto a desistere.
Il malvivente ha ripreso la sua corsa e scavalcata la ferrovia si è intrufolato all’interno dell’area di un camping, sempre inseguito a distanza dal giovane che nel frattempo era stato raggiunto anche dal padre. Nel frattempo la sala operativa del Commissariato era stata informata di quanto stava accedendo e l’equipaggio della volante che stazionava, come ormai di prassi, nel quartiere Lido Tre Archi è arrivato sul posto in pochi minuti. Gli agenti, presi contatti con il capofamiglia ed ottenute le prime informazioni, si sono messi anche loro all’inseguimento del malvivente.
Il malvivente, nel tentativo di sottrarsi all’arresto ed alla giustizia si è addirittura nascosto in un canale, immergendosi nell’acqua fino al collo. Il tentativo di sottrarsi alla cattura è risultato, però, vano tanto che gli operatori, dopo averlo tirato all’asciutto, lo hanno tratto in arresto per il reato di rapina impropria. All’interno della borsa sottratta era custodita una somma superiore ai mille euro, in considerazione del viaggio della famiglia, un cellulare ed alcuni oggetti in oro. Purtroppo solo una parte del denaro (circa la metà dell’importo) è stata recuperata in quanto la restante parte del contante, il cellulare e gli oggetti preziosi, sono andati dispersi nelle acque del canale. Nella prima mattinata di ieri si è tenuta l’udienza di convalida dell’arresto. Il Gip, all’esito dell’udienza, sulla scorta della bontà degli elementi probatori raccolti ed in considerazione del vissuto penale e sociale (senza fissa dimora) del cittadino marocchino, nel convalidare l’arresto, ha emesso nei suoi confronti ordinanza di custodia cautelare in carcere. Si tratta dello stesso uomo che qualche giorno prima era stato segnalato alla locale Procura della Repubblica, sempre da parte di personale del Commissariato, perché resosi autore del furto di uno zaino contenente dei libri (leggi l’articolo).
Prende di mira libri e matite di una studentessa: nei guai un 48enne
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati