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Toto-assessori:
Di Virgilio fa capolino in giunta,
Ciabattoni vicina alla presidenza del Consiglio

PORTO SAN GIORGIO - Sguardo al nuovo consiglio comunale: dei 16 eletti, 12 sono conferme, 3 rientri e una novità con Giampiero Marcattili che, però, è in pole position per la delega al commercio e turismo

 

 

di Sandro Renzi

Gli elettori premiano il Pd, primo partito della città con il 25,5%. Sette punti in più rispetto alle amministrative del 2012. Un balzo in avanti a cui ha contribuito il lavoro certosino del segretario Andrea Di Virgilio che non ha mai smesso in questi anni di tenere stretto il legame tra la città e i Dem. Forza Itala crolla invece al 5,46%. Riesce in extremis ad agguantare un posto in consiglio comunale con Carlo Del Vecchio ma i conflitti interni e le lacerazioni insanabili emerse in questi mesi dovranno trovare una necessaria composizione nel breve periodo se gli azzurri non vorranno finire nel dimenticatoio.

Non brillano neppure i 5 Stelle che perdono un punto passando dal 5,98 al 4,46%. Dato inatteso anche dai militanti. Tiene testa la lista 100%Civico di Andrea Agostini che agguanta un 8,93% e piazza addirittura due consiglieri. Non decollano invece la Lega Nord. Non c’è stato l’atteso effetto Salvini. Per loro un 4,26% di preferenze. Stesso dicasi per Fdi ferma al 2,45%. Tornando alla coalizione di Loira i contributi più significativi sono arrivati dalla compagine dell’assessore Valerio Vesprini, Servire Porto San Giorgio, che vanta un 8,18% e dalla formazione del presidente del consiglio, Giuseppe Catalini (Il centro) che ottiene un discreto 5,46%. La lista del sindaco, come è stata ribattezzata alla vigilia, ovvero Sto con Loira, centra un 6,44%, risultato da non sottovalutare se si considera la giovane età del suoi candidati ed il fatto di essere tutti alla prima esperienza politica. Ferme al palo le liste della candidata Alessandra Petracci: Con noi si svolta (1,82%) e Con noi si cambia (3.01%). Non vanno meglio le cose in casa Marinangeli. Per l’ex assessore all’urbanistica della giunta Agostini, la somma dei voti ottenuti dalle sue tre civiche supera di poco il 10%. Un dato è comunque certo ed accomuna tutti i competitor: l’inaspettata vittoria di Nicola Loira al primo turno.

Nessuno avrebbe scommesso su questa possibilità. Eppure i cittadini si sono espressi premiando proprio lui, più che la sua amministrazione. Un voto alla persona più che alla continuità programmatica. Un voto che pesa tanto quanto quello del partito, il Pd, che a sua volta farà pesare il 25% di voti nella composizione della giunta. E lo farà in maniera organica, evitando questa volta gli errori di cinque anni fa. Rivendicano quella visibilità che nel 2012 è stata frenata da logiche politiche miranti a creare una coalizione quanto più larga possibile, tale comunque da non urtare la “suscettibilità” di qualche formazione civica. Sarà questo il primo compito del Loira bis. Non c’è tempo in fondo per smaltire “l’ubriacatura post-voto”. Bisogna mettersi subito al lavoro.

Catia Ciabattoni e Andrea Di Virgilio

L’estate è iniziata, le scadenze ci sono così come gli impegni amministrativi da adempiere. Subito allora mettere mano alla nuova giunta. Se il criterio sarà anche quello dei numeri allora dentro Gramegna, Vesprini, Ciabattoni, Bisonni e Marcattili. O magari, in alternativa, dovendo il Pd dire la sua, assegnare alla Ciabattoni la presidenza del consiglio e consentire così al segretario Di Virgilio di ricevere una o più deleghe assessorili. Sarebbe questa una soluzione salomonica per riconoscere a quest’ultimo l’impegno profuso nella crescita del partito ed alla Ciabattoni l’apporto di voti alla causa di Loira. Ma anche per chiudere il capitolo delle fibrillazioni che si era aperto un paio di mesi all’interno dei Dem quando da più parti si era messa in discussione la ricandidatura dell’assessore al turismo ed al commercio. In tal modo il Pd potrebbe piazzare un giovane in consiglio, Giacomo Clementi, ed avviare un graduale fare di ricambio generazionale che, a dire il vero, potrebbe interessare anche altre formazioni civiche e partitiche. Se si dà uno sguardo alla composizione del consiglio, infatti, salta subito agli occhi che su 16 eletti ben 12 sono conferme (Bisonni, Catalini, Vesprini, Cossiri, Baldassarri, Silvestrini, Agostini, Bragagnolo, Del Vecchio, Tota Gramegna, Ciabattoni, Marinangeli) 3 ritorni (Petrozzi, Vitturini, Di Virgilio) ed una la novità (Marcattili). Comunque vada tra qualche giorno le sedi elettorali chiuderanno per fare posto nuovamente a locali sfitti e fogli di giornale affissi alle vetrine.


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