Si è concluso con l’amarezza della retrocessione all’ultima giornata il campionato di Guido Marilungo. L’attaccante di Montegranaro aveva scelto Empoli per rilanciarsi dopo le stagioni in prestito nella serie cadetta ma la difficile situazione della squadra di Martusciello e l’ennesimo infortunio in carriera hanno frenato la risalita. Rimandata al prossimo torneo. Obiettivo numero uno giocare con continuità e stare alla larga dai problemi fisici.
Marilungo nasce a Montegranaro nel 1989 e passa alle giovanili della Sampdoria nel 2004-2005. Con i doriani conquista Campionato e Coppa Italia Primavera nella stagione 2007-2008, dimostrando lampi di talento in una squadra che può contare anche su Vincenzo Fiorillo, Andrea Poli, Vladimir Koman, tutti visti poi in serie A. Durante la stagione successiva viene aggregato alla prima squadra ed esordisce nel massimo campionato il 18 gennaio 2009 a soli 19 anni. A febbraio dello stesso anno partecipa con la formazione Primavera al Torneo di Viareggio dove trascina i compagni in finale a suon di gol, guadagnandosi il titolo di miglior giocatore della manifestazione.
Una carriera in rampa di lancio che trova il suo “magic moment” il 26 aprile 2009, alla prima da titolare nella massima serie: nel 3 a 3 della sua Sampdoria, l’attaccante di Montegranaro segna un’indimenticabile doppietta. Dopo aver realizzato anche la terza rete stagionale arriva la firma su un contratto quinquennale che lo lega alla squadra di Genova fino al 2015. Ad agosto 2009 passa in prestito al Lecce per proseguire il processo di crescita in Serie B per poi tornare alla Samp la stagione successiva.
Nel gennaio 2011 il passaggio a titolo definitivo all’Atalanta, sua attuale squadra, per 4,7 milioni di Euro. La “Dea” milita in Serie B e Marilungo contribuisce con due gol alla promozione. Rimasto a Bergamo, questa volta in Serie A, l’attaccante realizza la prima doppietta nella gara casalinga con il Cesena, prima di infortunarsi al ginocchio nel marzo del 2012. Stagione finita e appuntamento rimandato all’anno successivo.
La sfortuna non sembra aver abbandonato Marilungo che a due mesi dal suo rientro in campo si rompe di nuovo il ginocchio ed è costretto a saltare l’intero campionato.
Gli infortuni in serie e le difficoltà nel recupero spingono l’Atalanta a cederlo in prestito per fargli ritrovare la condizione. È il gennaio 2014 e l’attaccante passa al Cesena in Serie B. Sei mesi in Romagna conditi da due gol in 20 presenze a cui si aggiungono le due reti nelle semifinali di playoff contro il Modena. Al termine di una stagione esaltante i bianconeri tornano nel massimo campionato e Marilungo decide di restare.
Con la maglia del Cesena realizzerà il primo gol ufficiale della squadra in Coppa Italia contro la Casertana. Dopo 8 partite e 1 gol in campionato, l’ennesimo grave infortunio che ne compromette tutta la stagione. Un calvario, quello dell’attaccante di Montegranaro che ritorna all’Atalanta a giugno 2015 prima di essere girato ancora una volta in prestito alla Virtus Lanciano in Serie B. A Lanciano il fisico sembra reggere e Marilungo realizza 6 reti nelle 33 partite giocate. Tornato ancora una volta a Bergamo, siamo alla stagione appena conclusa, viene ceduto all’Empoli dove non riesce a segnare, ma aiuta i compagni con 4 assist vincenti in 20 partite.
Una carriera complicata e costellata da gravi infortuni. Ora c’è la possibilità di restare a Bergamo e giocarsi le proprie chance nell’Atalanta. La squadra è stata la rivelazione del campionato 2016/17 e i pronostici la giudicano in grado di ripetere l’exploit di quest’anno. Se i pronostici di analisti e bookmaker dovessero rivelarsi corretti, sarebbe una grande opportunità per l’attaccante di Montegranaro ma con il rischio di trovarsi una competizione agguerrita per un posto da titolare. Dall’altro lato c’è la possibilità di scendere in B con l’Empoli per trovare quella continuità che è sempre mancata e fare il salto di qualità definitivo.
Sicuramente le doti tecniche non mancano a un attaccante che in passato ha vestito la maglia azzurra dell’Under 20 e che è stato capace di segnare 2 reti nell’Under 21 allora guidata da Pierluigi Casiraghi. La speranza è che la sfortuna abbia chiuso il conto con un giocatore che a livello di talento puro e colpi non ha niente da invidiare ai big del calcio italiano. Buona fortuna Guido.
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