“Il vero partito del territorio siamo noi”: la soddisfazione dei democratici dopo il voto

ELEZIONI – Il segretario provinciale, insieme ai responsabili di Porto San Giorgio e Sant'Elpidio a Mare, fa il punto della situazione, affrontando anche il nodo Pedaso

di Andrea Braconi

Il 30,17% a Sant’Elpidio a Mare. Il 25,5% a Porto San Giorgio. Resta il nodo Pedaso, ma intanto il Partito Democratico porta a casa i frutti di un lavoro costante nel territorio, trascinando alla vittoria Terrenzi e la sua punta di diamante Loira.

“Per noi era uno step importante – dichiara un sorridente Paolo Nicolai in occasione di una conferenza stampa convocata per un’analisi del voto -, un passaggio fondamentale che ci porta a riconfermare due sindaci che rappresentano al meglio il centrosinistra nel territorio, due sindaci che avevano fatto bene e che rappresentano un buon governo in due città con complessità amministrative”.

Nicolai ricorda un passaggio fondamentale della notte dello spoglio. “Quando Terrenzi ha saputo di aver vinto, una mezzora prima di Loira, ha preso la macchina con il segretario di partito ed è andato a Porto San Giorgio. È il simbolo di come ci sia un legame tra questi sindaci e su questo c’è la forza del Partito Democratico”.

Due gli elementi chiari di questa campagna elettorale: “Quando il PD ha in campo sindaci credibili e una coalizione ben definita non è solamente il perno, ma diventa il traino della stessa coalizione. Il dato di Porto San Giorgio e Sant’Elpidio a Mare è che il PD è il 50% della coalizione. Quindi, dove il Pd lavora bene, 365 giorni all’anno, non c’è civismo e Movimento 5 Stelle che tengano: il partito del territorio siamo noi”.

Un plauso Nicolai lo riserva anche alla qualità delle liste e degli eletti nei rispettivi Consigli comunali. “Sei consiglieri a Sant’Elpidio a Mare e 6 a Porto San Giorgio: sono esponenti che aiuteranno ancora di più a crescere il partito, per una classe dirigente nuova e vecchia, un mix perfetto. Noi saremo in campo e in maniera forte. Ringrazio tutti dicendo: non ci fermano, se rallentiamo è per fare manovra o per cambiare qualche conducente stanco, per il resto andiamo dritti come gli autobus di Alessandrini. E non c’è sinistra senza Partito Democratico”.

L’ultima riflessione diventa lo spunto per un’analisi di respiro nazionale. “Dobbiamo anche dire che forse nel Fermano il Pd è andato meglio rispetto ad altre zone della Regione. Il lavoro che facciamo è quotidiano e graduale, i risultati arrivano dopo anni. In altri posti il Pd sta magari vivendo dei momenti di passaggio, ma io credo che se il Pd fa il Pd vince”.

Parole che trovano la piena condivisione da parte di Andrea Di Virgilio. “Migliore storia non si poteva scrivere, è andato tutto come speravamo che andasse, una vittoria importante frutto del fatto che Porto San Giorgio è stata governata bene. La città è riuscita a comprendere e attraverso il voto ha dato un segnale forte. Adesso, facendo un’analisi a freddo, mi rendo conto del risultato storico che il mio partito ha fatto a Porto San Giorgio, anche considerando la presenza delle tante liste civiche. Un elettore su 4 ci ha votato, in un momento in cui i partiti vengono visti in un certo modo. Il Pd è stato molto attaccato dai nostri avversari politici, abbiamo subito offese a 360 gradi ma nonostante questo gli elettori del Pd hanno premiato il partito e l’amministrazione per quello che realmente è stato fatto. Noi avevamo una lista molto forte e questo testimonia il radicamento che il Pd sangiorgese ha nella sua città. Insomma, il vero partito del territorio siamo noi, abbiamo la capacità di saper parlare alla gente e di essere attrattivi. Spesso il Pd viene visto come entità astratta, ma ribadisco che è fatto di persone che se lavorano bene vengono premiate, come è accaduto a Porto San Giorgio insieme a tutta la coalizione, con Nicola Loira come capitano. E questo per noi non è l’arrivo, ma la partenza”.

“La soddisfazione è oggettiva, al di là del risultato del sindaco – sottolinea Fabiano Alessandrini – C’è un 30% per un partito che veniva da alcune vicissitudini, con un consenso alle scorse amministrative al 13%, con la ricostruzione e con il passaggio a metà corsa in aiuto al sindaco Terrenzi. Chi oggi si arroga del diritto di parlare per nome e per conto della gente, dovrebbe forse starci un po’ di più con la gente. La differenza con il PD è proprio questa: noi tra la gente ci stiamo veramente, non solo sui social; ci stiamo anche quando non è comodo starci. Questo partito tanto bistrattato è il partito che c’è sempre, nella buona e nella cattiva sorte, quando vinciamo e quando perdiamo. Ci siamo presi le nostre responsabilità, la gente l’ha capito e l’ha dimostrato con il voto; gli altri, che non l’hanno capito, stanno a casa. È stata premiata anche la capacità del partito di rinnovarsi. La nostra selezione avviene con regole democratiche, gli altri non possono dire le stesse cose”.

A chiudere il caso Pedaso, con la sconfitta della Toce e la rottura non sanata con Concetti.

Barbara è un’amica, mi dispiace per la sua sconfitta – ha affermato Nicolai – ma dire che è un esponente del Pd, no. Lì si tratta di una lista civica, il circolo c’è, non si è esposto. C’è stata una frattura evidente tra lei e il vice sindaco, esponente del Partito Democratico. Anche lì se non c’è centrosinistra non si vince. Si è provato a sanare quella frattura, ma non ci siamo riusciti. Dove ci sono le condizioni per entrare in lista nei piccoli Comuni lo facciamo, lì non si sono create le condizioni. L’intero circolo di Pedaso del Pd ha deciso di non dare un sostegno attivo nei confronti della Toce”.


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2 commenti

  1. 1
    Amedeo Bompadre via Facebook il 14 Giugno 2017 alle 13:44

    Tante belle parole, ma a fatti…
    Il M5s prende una buona dose di consensi, sempre. Il PD, come altri, corrono con le coalizioni e gli inciuci. Non è proprio la stessa cosa. State sereni…

  2. 2
    Mauro Vallesi via Facebook il 14 Giugno 2017 alle 22:12

    Si va bhé a me servirebbe qualcuno tra i campi se siete disponibili contattatemi. Così apprezzerete meglio il territorio

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