Pierluigi, Lisa e Sofia
di Paolo Paoletti e Nadir Tomassetti
1329 studenti del Fermano questa mattina sono stati protagonisti della prima prova degli esami di Stato. Lo scritto di italiano è stata la prima prova uguale per tutti. Sei ore di tempo per sviluppare le varie tracce proposte: dall’analisi del testo all’articolo di giornale, passando per il saggio breve fino al tema di argomento storico o di carattere generale. Abbiamo incontrato gli studenti dell’Annibal Caro all’uscita dalla prima prova: la tensione che si allenta ed i dizionari ancora in mano. La prima telefonata è per i genitori e familiari, per raccontare impressioni e pareri. Poi messaggi e confronti con gli altri compagni di classe. Laila e Michela sono state le prime ad uscire.
Laila e Michela
Laila frequenta l’indirizzo economico sociale: “Speriamo sia andata bene – ci spiega – le tracce non mi sono piaciute particolarmente in quanto erano un po’ troppo specifiche e non davano la libertà di spaziare sugli argomenti. Ho scelto il tema generale sul progresso”.
Anche Michela è d’accordo: “Non sono piaciute neanche a me perché non abbiamo avuto molta libertà di parlare di molti argomenti. Del resto si tratta pur sempre di un esame di maturità, non possiamo certo parlare della nostra vita. Ho scelto il saggio breve sui disastri e la ricostruzione partendo da Montecassino ricostruita più volte dopo crolli e assedi fino ad arrivare al terremoto dell’Aquila, quello di Amatrice e concludendo con una proposta su come aiutare la popolazione italiana”.
Sofia è tra le studentesse che ha scelto l’analisi del testo di un brano di Giorgio Caproni, poeta e critico livornese del Novecento: “Credevo peggio sinceramente – ci racconta appena uscita – non lo conoscevo come autore ma è andata bene, sicuramente potevo fare di più. Comunque la prima è andata”.
Pierluigi ha invece scelto il saggio breve artistico dedicato alla natura tra minaccia e idillio: “Sono soddisfatto – ci spiega- sulle materie artistiche sono abbastanza preparato”. Lisa invece ha raccontato anche l’esperienza del terremoto nelle Marche all’interno del saggio breve di carattere storico politico dedicato alla distruzione e alla ricostruzione: “Certo, ho parlato anche del sisma a livello locale” ci spiega.
Kawttar e Paula hanno invece scelto l’analisi del testo: “Siamo soddisfatte. Sinceramente non conoscevamo Caproni come autore, ma l’analisi era tutto sommato semplice quindi siamo ottimiste. Ora resta la preoccupazione più grande, quella della seconda prova, intanto una è andata”. Appuntamento a domani con la seconda prova, differente in base ai vari indirizzi scolastici.
Paula e Kawttar
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