LAPEDONA – Correva l’anno 1987. Niente internet né telefoni cellulari. Sotto l’ombrellone si ballava con “La bamba” e “La isla bonita” anche se il vero tormentone fu “Boys” di Sabrina Salerno. Al cinema si ammirava “L’ultimo imperatore” di Bertolucci. Nove Oscar ed altrettanti David di Donatello per il colossal mondiale del regista emiliano. Nel calcio Roberto Baggio debuttava in serie A, Pietro Paolo Virdis vinceva la classifica cannonieri e Maradona regalava al Napoli il primo scudetto della storia partenopea.
Storica anche l’estate lapedonese, in cui dalle ceneri della Us Tre Torri, nacque l’As Lapedona. “In realtà – rivela il presidente Mario Mecozzi – già nel 1983 era stata formata l’Fc Lapedona confluita poi, dopo un solo anno di vita, nella fusione con Monterubbiano e Moresco”. Tale fusione durò solamente un triennio. “Il 27 giugno 1987 – riferisce un Mecozzi sempre puntuale nell’esposizione – fu ufficialmente costituita l’As Lapedona. Vorrei nominare i dieci soci fondatori perché se possiamo festeggiare il trentennale il merito è pure loro. Oltre al sottoscritto, gli altri furono Carlo Del Papa, Giuseppe Taffetani (oggi sindaco), Francesco Patricelli, Antonio Roscioli, Giuseppe Pieragostini, Sergio De Carolis, Luigi Bracalente, Luigi Rosati e Luigi Pallonii”.
Il racconto del massimo dirigente lapedonese è preciso e ricco di curiosità. “Forse non tutti ricordano che all’inizio i colori ufficiali erano giallo ed oro, ripresi dallo stemma del Comune, poi modificati negli attuali giallo e blu. Non credo invece che qualcuno abbia dimenticato il peregrinare da un paese all’altro delle prime stagioni”. Società e squadra vennero formate difatti senza possedere un campo dove ospitare le gare interne. “Il primo campionato l’abbiamo giocato a Lido di Fermo, poi sono venuti gli anni di Marina Palmense e Valmir. Infine nel 1994 fu realizzato l’Acquarello. Inaugurazione con un concerto di Roberto Vecchioni, prima partita con la Primavera dell’Ascoli e soprattutto immediata promozione in Seconda Categoria per il gruppo condotto da mister Francesco Mora”.
L’As Lapedona, oggi Asd, nei suoi tre decenni di storia ha navigato tra Terza e Seconda Categoria. “Dopo l’amara retrocessione ai playout del 2016 – continua Mecozzi – ho affidato a Gianni Testa la panchina e l’intera conduzione della sfera tecnica. Siamo in buone mani e molto fiduciosi per il futuro. L’obiettivo è migliorare il settimo posto dell’annata passata”. Infine il presidente lancia un appello ad ex giocatori, dirigenti ed allenatori e a coloro che in un modo o nell’altro hanno avuto a cuore i colori gialloblù. “Colgo l’occasione per invitare tutti alla festa che stiamo organizzando per sabato 22 luglio. Faremo prima una sfida in campo e poi una merenda, ricordando con il sorriso i momenti più emozionanti vissuti nei primi trenta anni dell’Asd Lapedona”.
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