Prestazioni ‘hot’ al centro massaggi:
scatta il sequestro

PORTO SANT'ELPIDIO - Il proprietario dell'attività, un cinese di 43 anni, è stato indagato in stato di libertà per favoreggiamento alla prostituzione

Continuano senza sosta le attività di contrasto al crimine diffuso ed alla prostituzione con servizi straordinari di controllo del territorio da parte del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Fermo.

Nelle ultime due settimane sono stati effettuati numerosi controlli in ambito antiprostituzione nel quartiere Lido Tre Archi, Lido di Fermo e Porto Sant’Elpidio.

Nell’ambito di queste attività è stato sottoposto sotto sequestro un centro massaggi di Porto Sant’Elpidio, via Cesare Battisti. In particolare il personale del commissariato, navigando in rete su di un sito specializzato, ha notato un annuncio inequivocabile circa l’offerta di sesso. L’annuncio, abbinato all’utenza telefonica, era corredato da foto hot. Per tale ragione gli agenti, composta l’utenza telefonica riportata sull’annuncio, si sono sentiti rispondere da una voce femminile che, in italiano stentato, li invitava a raggiungerla a Porto Sant’Elpidio, al centro massaggi. I poliziotti, in borghese, giunti sul luogo e entrati nel centro messaggi, sono stati accolti da due donne, entrambe cinesi, che hanno detto loro che per un massaggio, con tanto di masturbazione, chiedevano una somma di 70 euro. Gli agenti hanno temporeggiato e nel frattempo sul luogo è arrivato un cliente che, dopo aver contrattato, si è appartato con una delle due all’interno del camerino. Dopo poco gli agenti si sono qualificati ed hanno fatto irruzione nel camerino identificando l’uomo che, poi, ascoltato come persona informata sui fatti, ha riferito di aver pagato 50 euro per il massaggio che era culminato con la masturbazione da parte della donna.
Durante l’intervento il personale operante ha rinvenuto anche una sorta di registro dov’erano riportate le entrate relative all’attività di “massaggio”.
“Il centro massaggi, visto che era piuttosto evidente che – fanno sapere dal commissariato – fosse in realtà un locale destinato alla prostituzione, è stato posto sotto sequestro penale ed il proprietario, un cinese di 43 anni,  indagato in stato di libertà per il reato di favoreggiamento alla prostituzione. Peraltro una delle due donne rintracciate all’interno del locale era sua moglie.
Occorre aggiungere che nessuna delle due donne era abilitata alla professione terapeutica. Sul posto, infatti, gli operatori rinvenivano solo un attestato di frequenza ad un corso specifico, rilasciato a nome del titolare del centro, che però non abilità alla professione, come ben rimarcato sul retro del certificato medesimo”.

 


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