E’ iniziata a tutti gli effetti la seconda legislatura Terrenzi. Seduta di insediamento questa sera a Sant’Elpidio a Mare per l’amministrazione confermata con percentuali da record. Paolo Cognigni, della lista Persone e territorio, che non aveva ricevuto rappresentanza in giunta, è il nuovo presidente del Consiglio comunale. A votarlo tutta la maggioranza, mentre i consiglieri di opposizione scelgono compatti l’astensione. “Nulla nei confronti della persona, che non conosciamo, ma siamo stati coinvolti solo ieri sera e la maggioranza ci ha informato della sua scelta – osservano uno dopo l’altro i membri di minoranza – un metodo che non condividiamo e che ci porta alla scelta di non votare”. La seduta è stata aperta dal consigliere anziano Roberto Gallucci, con un invito a “declinare in azioni concrete il programma per il quale Alessio Terrenzi è stato votato. Grazie a tutti coloro che si sono recati alle urne l’11 giugno e ci hanno dato mandato di rappresentarli. Non dimentichiamo il crescente astensionismo, un segnale preoccupante a cui dobbiamo rispondere con l’impegno concreto, per dimostrare quanto sia essenziale il voto dei cittadini”.
Il sindaco Alessio Terrenzi ha indossato la fascia tricolore e giurato fedeltà alla Repubblica. Un discorso iniziato dicendosi “emozionato ed onorato” e finendo con la promessa: “il lavoro non ci spaventa”. In mezzo la dichiarazione d’amore per Sant’Elpidio a Mare e l’impegno “ad una nuova fase. I cittadini hanno dimostrato di apprezzare me, il mio modo di fare, la mia coalizione. Abbiamo il compito di interpretare i desideri delle persone e realizzare un’azione amministrativa che si occupi di tutti. Sant’Elpidio ha bisogno di unità, di sentire il calore della sua gente. La popolazione ci ha scelto e le daremo risposte concrete. Ci sono tutte le condizioni per traghettare la città verso un futuro che la veda protagonista a livello territoriale. In questi anni abbiamo ridato voce alla città con un linguaggio semplice e comprensibile a tutti. Sono stato il sindaco a cui dare del tu e che si può chiamare per nome. Ho fatto e farò ancora il sindaco a tempo pieno. C’è ancora molto da fare. Credo alla politica come servizio e non come potere, tra la gente e per la gente. Abbiamo affrontato a testa alta le emergenze e portiamo ancora sulla pelle i postumi di alluvione, nevicate e terremoto, calamità che hanno segnato il passato e continueranno a segnare il futuro. Agiremo in modo trasparente, con scelte motivate e chiare“.
QUESTIONE DELEGHE
Terrenzi annuncia l’intenzione di assegnare alla prossima seduta le deleghe consiliari, “perchè voglio consiglieri coinvolti e impegnati nell’azione amministrativa”. Nel corso dell’intervento, l’appello alla minoranza “ad un clima collaborativo, che vada oltre le critiche personali della campagna personale, che non hanno prodotto risultati. Accanto ho collaboratori capaci ed entusiasti che ho scelto come assessori”. Tra gli impegni quello “di continuare a rapportarsi con i privati nel fine del massimo interesse pubblico. Solo con l’aiuto del privato l’ente comunale può accrescere il livello dell’azione amministrativa”.
NODO QUOTE ROSA
Il consiglio di insediamento parte con il caso delle quote rosa, evidenziato dalla consigliera dei Democratici e popolari Monia Tomassini. “Il decreto Del Rio prevede il 40% di rappresentanza femminile. Mi sembra che la composizione della giunta sia in spregio alla norma”. “La legge la conosciamo – ha risposto Terrenzi poco più tardi – ma volevamo dare subito continuità all’azione amministrativa e in questa fase non ho avuto la disponibilità di altre donne ad entrare in giunta. Non potevo mica nominare mia madre. Comunque avevo già detto che questa giunta non resterà in carica 5 anni e ci sarà un turn over, quindi andremo a garantire in futuro il rispetto delle quote rosa”.
OPPOSIZIONE
Dai banchi di minoranza, il veterano Giovanni Martinelli ha scelto lo scranno che occupò al suo primo ingresso in aula nel 1980: “Non siederò qui per tutti i 5 anni. Lascerò prima o poi per dar spazio a qualche giovane. Garantisco la mia disponibilità a collaborare, il forte astensionismo è un segnale di cui preoccuparsi, questi sono i risultati del populismo”.
Fabio Conti promette battaglia per conto della sua coalizione civica. “Avete vinto, complimenti, ma ora vigileremo con la massima attenzione sulle vostre azioni, saremo le sentinelle sull’attuazione del programma a cui vi siete impegnati, osserveremo cosa farete e soprattutto come lo farete. Mi auguro di non rivedere consiglieri comunali che per un intero mandato non esprimono il minimo contributo alle scelte per la città”. Roberto Greci di Forza Italia rimarca l’amicizia che lo lega al sindaco Terrenzi, “ma non ho mai condiviso la tua scelta di legarti al Pd che hai riportato in maggioranza. Mi impegnerò in questi 5 anni, in primis sul problema grave del dissesto idrogeologico dei fiumi”. Roberto Sabbatini bagna l’esordio del Movimento 5 stelle in Consiglio comunale rimarcando temi cari ai pentastellati: “Faremo la nostra parte per incentivare la partecipazione dei cittadini, attraverso referendum popolari, consigli comunali aperti, istituzione dei consigli di quartiere. Ci auguriamo che queste istanze vengano accolte”.
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