Non è rimasto inascoltato l’appello di Armando Altini, sindaco di Falerone, per l’emanazione di un decreto ministeriale che preservi la qualità dell’istruzione e il rispetto di un territorio già in affanno a seguito del sisma.
“Mi viene da definirlo il solito pasticciaccio in salsa italiana – commenta Marzia Malaigia, vice presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Marche -. Pasticciaccio che si aggiunge alla già precaria e delicata situazione di molti docenti di sostegno marchigiani nelle assegnazioni nella scuola secondaria di primo e secondo grado che chiedono di poter lavorare in provincia e non essere spedite al nord come avvenne lo scorso anno. Condizioni inaccettabili secondo una logica razionale che non tiene conto dei bisogni del territorio,duramente colpito dal sisma dell’agosto scorso e, dunque, bisognoso di mantenere un adeguato organico, anche per garantire il sistema formazione nelle zone terremotate. Comunità, scuole e soprattutto bambini penalizzati da una gestione centrale del sistema scuola che non tiene conto della specificità del territorio. E ciò che mi preoccupa maggiormente e che dovrebbe interessare l’ufficio scolastico regionale e il Ministero dell’Istruzione è che la vicenda non riguarda solo i destini individuali dei docenti e delle loro famiglie, ma soprattutto la qualità e l’efficacia dell’intero sistema educativo. Occorre tener conto che i docenti rappresentano una risorsa umana, culturale ed economica per le Marche, e se costretti ad andare via significherà anche un impoverimento del territorio; insegnanti che dopo il terremoto si sono rimboccati le maniche per evitare anche il rischio della desertificazione del territorio evitando l’abbandono delle aree del cratere”.
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