Le figure femminili che hanno lasciato un segno:
presentato il libro “Le vie delle donne marchigiane”

FERMO - L’opera narra la storia di ben 47 donne fondamentali per la nostra Regione, meritevoli pertanto di essere ricordate nelle strade del paesaggio urbano

Laura Ilaria e Carla Chiaramoni

di Silvia Remoli

Il Caffè letterario di Fermo ha ospitato la presentazione di un libro dedicato a quelle donne che hanno lasciato una traccia indelebile nel territorio, alcune di loro in quanto impegnate politicamente e socialmente, altre nella ricerca storico-letteraria, altre ancora nelle scoperte scientifiche, ecc.

Ed è anche attraverso la toponomastica che la loro storia può mantenere la memoria di cui sono degne: la maggior parte delle vie italiane infatti sono dedicate a figure maschili (oltre il 50%), mentre le ‘quote rosa’ sono relegate ad una bassissima percentuale (3%). Ecco quindi che, basandosi su un’iniziativa social dell’Istituto Catalano (il quale invitava i cittadini di Barcellona a collaborare alla mappatura della città attraverso il suggerimento di nomi di vie), è nato l’hashtag #leviedelledonnemarchigiane, che ha dato poi vita al libro che raccoglie i nomi di donne dal significativo contributo culturale-artisctico-storico-politico e per questo aventi diritto all’intitolazione di una strada.

La Coordinatrice del Centro Anti-Violenza Percorsi Donna

Tunia Gentili di Soroptimist

Laura Gaspari ha introdotto gli ospiti e le istituzioni presenti ribadendo quanto sia importante riconoscere alle donne il giusto merito per far riconquistare loro la luce che una cultura storica spesso maschilista ha loro ingiustamente oscurato.

Intervengono Meri Marziali e Silvana Zechini, delle Commissioni Pari Opportunità, che ribadiscono l’importanza del contributo di tante donne marchigiane e la necessità di una toponomastica che restituisca al paesaggio la memoria delle loro identità così preziose.

Tunia Gentili, Presidentessa di Soroptimist Fermo, vede in questo libro un traguardo ma anche un punto di partenza verso un sostegno continuo a tutte le donne, sostenendone la promozione mediante la sua associazione già vivamente impegnata nel settore.

Per Claudia Santoni e Silvia Casilio dell’Osservatorio di Genere, le donne raccontate nel libro costituiscono “l’altra storia delle Marche”ed hanno spesso agito all’ombra di genitori, colleghi e compagni uomini. Ora, attraverso questo scritto, viene restituito loro il giusto valore: donne del calibro di Ada Natali di Massa Fermana, prima Sindaca d’Italia o Alessandra Nibbi , egittologa di Porto San Giorgio, e molte altre come loro si sono distinte per coraggio, tenacia e volontà al fine dell’ottenimento della parità tra i sessi.

Il Libro “Le Vie delle Donne Marchigiane”

Per le istituzioni, il consigliere provinciale Cristian Falzolgher si fa portatore del saluto di Moira Canigola, emblema contemporaneo della figura femminile attiva in politica in quanto Presidentessa della Provincia di Fermo. Lorena Massucci, Presidentessa del Consiglio Comunale di Fermo, ricorda con orgoglio la mozione votata all’unanimità relativa proprio alla figura femminile nel territorio e, nello specifico, la consigliera Laura Ilari, appunto, sottolinea quanto la città sia stata pronta a recepire questo messaggio dando il giusto riconoscimento ad una donna unica come la Dottoressa Ginevra Corinaldesi (seconda laureata in medicina e prima dottoressa in Italia, che ebbe l’incarico di condotta medica nel territorio di Montelparo) ), a cui è stata intitolata la sala dell’Ex-Giunta Comunale e lo fa alla presenza della nipote Carla Chiaramoni che con fierezza racconta al difficoltà e la caparbietà con cui sua nonna portava avanti una professione al tempo a totale appannaggio dei colleghi uomini.

 

 

Cristian Falzolgher


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