Folgore Veregra, all’orizzonte
nessuna schiarita sul futuro

PROMOZIONE - Dalle stanze dei bottoni gialloblù, dopo la retrocessione dall'Eccellenza, tutto tace. All'orizzonte l'ipotesi cessione ad una cordata di imprenditori ma tra le alternative l'amaro epilogo della non ripartenza

L’ex direttore sportivo folgorino Paolo Santarelli

FALERONE – Folgore Veregra, un silenzio assordante. Nell’anno del sessantesimo di vita ( la società fu fondata nel 1957 ) la squadra di calcio che bene ha fatto negli ultimi lustri, e benissimo sino a due anni fa toccando il picco storico in termini di categorie disputate nel segno dei comuni di Falerone e Montegranaro, rischia di non ripartire.

Retrocessa dall’Eccellenza, ai nastri di partenza della nuova stagione dal management folgorino non trapela nulla di ufficiale. Indiscrezioni dei soliti ben informati parlano però di un interessamento apparentemente attribuibile ad una cordata imprenditoriale che potrebbe avanzare una proposta per l’acquisto.

Altre fonti riportano invece di un’offerta vera e propria avanzata, attualmente in fase di valutazione della proprietà, ma in ambo i casi il condizionale sulla vicenda è quanto mai d’obbligo.

Sta di fatto che la società, nel bene o nel male, ha in mano i diritti per disputare il campionato di Promozione. A questo punto, in attesa di sviluppi ufficiali, le ipotesi sono numericamente tre: ripartenza con un progetto simile alla scorsa stagione, con i soli giovani legati al cartellino pluriennale di tesseramento a fare quanto possibile nelle dinamiche del campo o ripartire sotto una rinnovata spinta data una nuova veste societaria.

L’ultima delle variabili del momento è invece del tutto da scongiurare: nessuna iscrizione e dunque assenza dai campi di gioco. Decisamente non auspicabile per una maglia che, si ricordi, solo un paio di inverni alle spalle veleggiava ai primi posti del girone F di Serie D.

Paolo Gaudenzi


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