Con all’ordine del giorno l’approvazione delle variazioni di bilancio, il Consiglio camerale ha discusso anche sullo stato della situazione della riforma. Nel merito delle variazioni di bilancio, il presidente Graziano Di Battista ha illustrato l’impegno della Camera, indirizzato al reperimento di tutte le risorse necessarie per dare forza alle aziende, in un momento delicato come quello del post terremoto. Oltre ai 124mila euro della quota Unioncamere per le imprese terremotate, sono stati messi a disposizione, grazie all’aumento del 20% della quota camerale, altri 102 mila per lo sviluppo digitale 4.0, 36mila per il sostegno ai progetti dell’alternanza scuola lavoro e altri 36mila euro per la promozione e la valorizzazione del territorio. Altri fondi, fino al totale di 726mila euro, sempre indirizzati ai progetti di crescita sul territorio, sono stati mesi a disposizione grazie agli avanzi della gestione precedente.
La relazione fatta dal presidente sulla variazione di bilancio è stata approvata all’unanimità, con il parere favorevole del Collegio dei Revisori dei Conti. Lo stesso Di Battista ha elogiato il personale della Camera “che opera in regime di organico sottodimensionato, quattordici unità su trenta previste, attendendo sempre e con puntualità ai servizi offerti alle imprese e vicini ai progetti e ai programmi di sostegno e di valorizzazione del territorio”.
Il Consiglio si è poi soffermato sulla riforma e sull’incontro avuto dal presidente Di Battista con il presidente della Giunta Regionale Ceriscioli e l’assessore Bora. “Ci sono state dette cose che già sapevamo – ha affermato il presidente – con una differenziazione sulle tre aziende speciali che la Regione vuole: una per la ricerca 4.0, un’altra per la gestione del dopo terremoto e l’ultima per l’internazionalizzazione e l’artigianato”.
Sul tema sì è aperto il confronto in consiglio, con la condivisione unanime dell’intervento fatto dal consigliere Palma, attraverso la stampa, in qualità di presidente della Fondazione Carifermo. Il Consiglio ha deciso di impegnare la Camera di Fermo e quella di Macerata a percorrere tutte le strade possibili, tese a ottenere risposte positive sulle materie che il territorio chiede con forza.
Al termine del dibattito il Consiglio ha deciso di trasmettere le richieste che arrivano dal territorio, tese a ottenere due Camere di Commercio, al presidente del Consiglio dei Ministri e al ministro per lo Sviluppo Economico ed ha deliberato, sempre in accordo con la Camera di Macerata, di valutare l’opportunità di un ricorso al Tar.
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