di Alessandro Giacopetti
Sabato 29 e domenica 30 luglio nel centro storico di Montappone torna Il cappello di paglia, “iniziativa volta a far riscoprire gusto di indossare il cappello, accessorio molto femminile per le donne e che agli uomini dona un aspetto di signorilità” ha detto Ferruccio Vecchi, presidente della Pro Loco di Montappone, oggi in sede di presentazione presso la Camera di Commercio di Fermo. Sabato 29 luglio alle 18 saranno aperti sia il museo del Cappello in piazza Roma, gestito dal Comune, sia la mostra Il cappellaio Pazzo, situato al piano superiore della sede delle scuole poco distanti, dove vi sarà una dimostrazione della lavorazione della paglia. Dalle 19 vi sarà una delle novità di quest’anno: una passeggiata da piazza Roma al centro storico dove si svolgerà una apericena, ovviamente con cappello. “La location è fantastica – ha proseguito Ferruccio Vecchi – in quanto Palazzo Ricucci resort è un antico edificio ristrutturato con vista panoramica dalla piscina. Sarà un momento nel quale sarà possibile scambiarci impressioni e conversare indossando un cappello e ricreando un clima che c’era fino agli anni Trenta, quando era quasi impossibile uscire di casa senza un copricapo”.
Alle 21 inoltre partirà una sfilata, intitolata Cappelli in passerella, nella quale le aziende del Distretto presenteranno le loro creazioni indossate da modelle e modelli professionisti, curata da una agenzia ad hoc. Sei le aziende partecipanti: Marini Silvano, Sorbati, Tirabasso, Ferruccio Vecchi, Paimar, Cecchi Angelo. “All’interno della sfilata ci sarà un concorso di modelli per una sera aperto a chiunque si volesse cimentare a sfilare in passerella indossando accessori delle aziende del distretto – ha anticipato il presidente della Pro Loco – e in palio c’è una cena per due a Palazzo Ricucci. Mi auguro che questa iniziativa serva da incentivo per la prossima edizione”.
In entrambi i giorni sarà attiva anche l’installazione “Art visual sensation strong emotions” di Giuseppe Tirabasso, nativo di Montappone e trasferito a Milano che proietterà le sue opere sulla facciata della chiesa della Confraternita nel centro storico.
Domenica 30 luglio dopo il concerto di pizzica salentina portato in piazza dal gruppo I briganti di Terra d’Otranto, alle 21.30, si ritornerà ad un classico: i fuochi piromusicali in centro storico intorno alla mezzanotte. “Sono molto particolari – ha spiegato ancora Ferruccio Vecchi – perché a ritmo di musica e all’interno del centro cittadino, con sei brani selezionati, due contemporanei, due di musica classica e due di musica epica. Ovviamente nelle due giornate sarà possibile acquistare cappelli in punti allestiti dalla Pro Loco o durante l’apericena. Teniamo presente il passato e la tradizione – ha concluso Ferruccio Vecchi – puntando sull’attualità e su ciò che questo distretto rappresenta per i nostri comuni e la provincia di Fermo”.
Un distretto fermano comprendente Falerone, Monte Vidon Corrado ma soprattutto Montappone e Massa Fermana, che ha una sessantina di aziende di piccolissime dimensioni (3-4 addetti), piccole (da 7 a 15 addetti) e 2 o 3 aziende da circa 30 addetti. Il totale nel Fermano si aggira tra 500 e 600 addetti. L’80% della produzione è destinata all’esportazione. Se il fatturato nazionale del cappello ammonta a 150 milioni di euro, il 50% è prodotto tra Montappone e Massa Fermana, comuni che hanno rispettivamente 1700 e poco meno di 1000 abitanti.
Per i nostalgici, che hanno partecipato alle precedenti edizioni ci sarà una proiezione di filati delle edizioni passate durante le quali veniva organizzata una ricostruzione storica della lavorazione della paglia per la produzione dei cappelli.
Mauro Ferranti, sindaco di Montappone ha ricordato che “da sempre il Comune è vicino alla manifestazione sostenendola per renderla possibile, nonostante l’attuale situazione non brillante per gli enti locali. Quest’anno il cambio di veste del Cappello di Paglia sta suscitando curiosità. Facciamo cose vecchie in modo nuovo. Sebbene sia impegnativo reperire le risorse e la volontà di realizzarla – ha detto Ferranti – qui esce fuori la tenacia e la caparbietà del cittadino di Montappone. Importante anche il riflesso che Il Cappello di Paglia ha avuto per il paese. Nelle prime edizioni avevamo un centro storico ridotto male, ma negli anni si è creata l’attenzione giusta per far sì che architetti e tecnici abbiano dato il via a una ristrutturazione del centro stesso. Il Resort Palazzo Ricucci è frutto di una azione iniziata con l’Amministrazione Comunale di qualche anno fa guidata da Ferruccio Vecchi, proseguita durante quella precedente ed ora è completato, anche con la realizzazione della nuova piazza”.
Una costante dei 20 anni de Il Cappello di Paglia è stata la presenza della Camera di Commercio prima targata AP poi FM, con un supporto economico.
Per questo il presidente camerale Graziano di Battista è partito da un punto: “nel mondo il distretto del cappello è noto anche per il dinamismo che caratterizza Montappone e Massa Fermana, che rappresentano un punto di riferimento del Made in Italy. Spesso quando siamo in giro in Italia o all’estero, per identificarci geograficamente noi diciamo nomi di aziende del cappello o della calzatura piuttosto che nomi delle città.
E’ importante inoltre tenere la memoria del passato collegandola con il futuro, inserendo il prodotto in un contesto storico e territoriale come è stato fatto in questa manifestazione. Il cappello è un elemento che d’estate ci evita l’insolazione e d’inverno ci ripara dal freddo”, ha concluso Di Battista, vista anche la presenza in conferenza stampa del dottor Daniele Travaglini, primario di chirurgia vascolare nella casa di cura Villa Verde e coordinatore scientifico dell’Accademia Medica Cappello & Salute, che ha ricordato i suoi trascorsi a Montappone dove ha trovato un gruppo di amici e di professionisti di alto livello con cui portare avanti un progetto per far capire come il cappello di qualità e con materiali giusti protegga la testa anche dai tumori, e per questo sono state svolte iniziative nel corso del tempo e altre ne verranno fatte.
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