Fusioni, la dura replica di Giacinti:
“Raccichini si informi prima di parlare”

POLITICA - Il consigliere regionale risponde al segretario del Pci e torna sul tema delle unificazioni dei Comuni con il miglioramento dei servizi che ne deriverebbe

«Il segretario del Pci Raccichini era forse distratto quando ha letto la mia intervista o forse gliel’hanno raccontata male. Rispetto alle argomentazioni che sostiene, mi preme chiarire alcune cose, in primis che non ho mai parlato di fusione tra Fermo e Porto San Giorgio». Sono le parole del consigliere regionale Francesco Giacinti, intervenuto nei giorni scorsi sul tema delle unificazioni dei Comuni ed il miglioramento dei servizi che ne deriverebbe.

«Ho seguito e studiato per molto tempo la questione delle fusioni delle realtà comunali più piccole, un percorso che ritengo utile in un’ottica di maggior efficienza dei servizi e di innovazione – riprende Giacinti –, ho fatto l’esempio delle scuole e dei trasporti solo per cercare di spiegare la filosofia che ritengo utile. Non ho mai fatto riferimento a ipotesi di fusioni né tra Fermo e Porto San Giorgio, come sostiene invece Raccichini, né tra altre realtà comunali».

Il consigliere regionale puntualizza sul riferimento di Raccichini alla fusione delle società del gas dell’ambito territoriale. «Anche in questo caso l’esponente dei comunisti italiani dovrebbe approfondire – afferma Giacinti –. Dimostra di non conoscere la differenza tra società di vendita del gas e reti di distribuzione del gas. Il mio impegno è sempre stato rivolto a questo secondo settore, affinché le reti di distribuzione restassero pubbliche, perché è lì che si concentrano gli interessi economici. Non a caso da sindaco blindai questa proprietà. Ho sempre ritenuto fondamentale che i proventi derivanti da questa attività dovessero essere redistribuiti alla collettività, nell’interesse dei cittadini. È questa convinzione – conclude – che ha sempre guidato il mio operato, anche durante il mio mandato di sindaco, non certo le posizioni e le carriere personali alle quali sono stati più sensibili altri».


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