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Terremoto,
Errani verso le dimissioni:
la palla passa a Ceriscioli

SISMA - La fine dell'incarico sarà ufficializzata lunedì dal presidente Gentiloni. Nuovo scenario per la ricostruzione: il governatore potrebbe decidere di costituire una squadra ad hoc

 

Da sinistra il presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari e il commissario Vasco Errani

 

di Monia Orazi

Vasco Errani verso le dimissioni dalla carica di commissario straordinario alla ricostruzione, confermando quanto anticipato da Cronache Maceratesi lo scorso 14 luglio. Alle voci ricorrenti di possibili dimissioni di Errani il suo portavoce aveva detto che non si era mai parlato di questa possibilità, mentre il presidente della Regione Luca Ceriscioli, intervistato in proposito non aveva smentito la notizia, affermando che la Regione era pronta ad incarnare un ruolo più forte nel processo di ricostruzione. Secondo voci ufficiose, lunedì prossimo a pochi giorni dal primo anniversario della scossa del 24 agosto, sarà dato l’annuncio ufficiale dallo stesso premier Paolo Gentiloni, nel corso di un incontro a Roma con i governatori delle quattro regioni terremotate, il nuovo capo della Protezione civile Angelo Borrelli. Più che di dimissioni, per Errani si tratta della fine del suo incarico che comunque scadrebbe il prossimo 8 settembre.

Ex governatore dell’Emilia Romagna, ha ricoperto l’incarico di commissario straordinario alla ricostruzione dopo il terremoto del 2012 e un anno fa è stato scelto dal premier Matteo Renzi per questo ruolo, dopo la prima devastante scossa del 24 agosto 2016. Il suo incarico è prorogabile, ma da diversi mesi si rincorrevano voci sul suo possibile addio da commissario. Una decina di giorni fa a lasciare, per motivi personali, è stata un’altra colonna portante della gestione post terremoto, Fabrizio Curcio. L’emergenza in realtà non è ancora terminata e la ricostruzione, settore di cui avrebbe dovuto occuparsi Errani, non è ancora nemmeno iniziata se non per pochissimi cantieri aperti per quella leggera. Ancora è in piena operatività la complessa macchina della Protezione civile che sta approntando le Sae e le strutture commerciali e per l’agricoltura, con il supporto della Regione per quanto di sua competenza, con grandi ritardi sulla tabella di marcia. Errani lascia al suo successore un’infrastruttura legislativa complessa e molto articolata, che con circa 35 ordinanze ed altri provvedimenti che in parte correggono i precedenti, ha cercato di coprire tutti i possibili aspetti legati alla ricostruzione del cratere più grande, per estensione territoriale, tra i terremoti degli ultimi sessant’anni in Italia.

Il governatore Luca Ceriscioli

Adesso la palla passa nelle mani del governatore Luca Ceriscioli, che se dovesse ricevere nuove competenze e maggiore spazio decisionale potrebbe costituire un gruppo di lavoro ad hoc, sul modello della struttura commissariale che ha accompagnato Errani nel suo primo anno di cammino.Al posto di Errani il governo potrebbe nominare un altro commissario, redistribuendo a livello locale i poteri di gestione della ricostruzione. Si apre un nuovo scenario i cui contorni sono ancora tutti da delineare.


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